Domani, martedì 20 giugno il primo Consiglio Comunale della Giunta Cascella, slittato dal 14 giugno per la proclamazione del lutto nazionale dopo la morte di Silvio Berlusconi. Presiederà la seduta il consigliere comunale Debora Rossi la quale darà lo start ai lavori consiliari che tra i punti all’ordine del giorno, prevedono l’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità degli eletti, l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale e dei Vice Presidenti, il giuramento del Sindaco Ascanio Cascella, le comunicazioni del sindaco in ordine alla nomina dei componenti la Giunta Comunale e la nomina della Commissione Elettorale. Adempimenti di rito questi, che stando ai rumors, potrebbero portare all’elezione di Salvatore Ladaga alla Presidenza del Consiglio Comunale.
Ricordiamo che a differenza delle deleghe assessorili che per essere accettate prevedono le dimissioni da eventuali cariche consiliari (qualora l’assessore sia individuato tra gli eletti e non sia esterno), l’incarico di presidente del Consiglio Comunale non prevede le dimissioni dalla carica di consigliere. Qualora quindi venisse eletto presidente Salvatore Ladaga, Gianluca Trivelloni – secondo nella lista di Forza Italia Patto Popolare dopo Ladaga – comunque non riuscirebbe ad entrare in Consiglio a causa dell’apparentamento del secondo turno tra Ascanio Cascella con la lista collegata al candidato sindaco Fausto Servadio in favore del quale è scattato il seggio in coalizione. In queste ore, lo abbiamo raggiunto telefonicamente e lui stesso ci ha confermato che già da qualche giorno ha presentato le proprie dimissioni da consigliere – contestualmente ad un intenso lavoro per individuare le priorità su cui agire a stretto giro – in attesa dell’espletamento burocratico finalizzato eventualmente, ad assumere alcune deleghe assessorili tra cui i Lavori Pubblici ora in capo al sindaco Cascella.
Al suo posto già da domani, siederà tra i banchi del Consiglio Comunale Giuliano Cugini. Resta fuori dall’assise consiliare Sergio Andreozzi, non si hanno per ora notizie circa un eventuale ricorso che stravolga l’interpretazione che lo ha privato del seggio. ‘In sintesi – aveva scritto lui stesso sui social – poiché dei momenti di cui tenere conto nel calcolo dei voti per l’attribuzione dei seggi il comma IV del citato art. 73 ha considerato rilevante quello in cui viene concretamente individuato il Sindaco, è a tale momento che occorre avere riguardo per effettuare l’attribuzione dei seggi in consiglio comunale ad una lista o ad un collegamento di liste se il sindaco viene individuato solo a seguito di ballottaggio; è quindi in base ai risultati in tale sede ottenuti dalle liste che deve essere effettuata la ripartizione dei seggi Più chiaro di così’. Di fatto, almeno per ora se un giudice non stabilirà il contrario, tra i consiglieri siederà il dott. Claudio Mascetti che al primo turno si era candidato in una lista collegata al candidato sindaco Fausto Servadio.