Velletri, martedì 23 luglio, nonostante il caldo estivo che avvolgeva la città, in tanti si sono radunati a Piazza Mazzini per partecipare all’incontro organizzato da Libera. Il tema centrale della serata ha riguardato la presenza e l’azione delle mafie nel Lazio, esaminato attraverso testimonianze e dati forniti da illustri relatori: Gaetano Salvo e Gianpiero Cioffredi, rispettivamente referenti di Libera Roma e Libera Lazio, hanno delineato un quadro dettagliato della situazione criminale nella regione. Accanto a loro, i giornalisti d’inchiesta Alberto Nerazzini e Andrea Palladino hanno portato avanti un dibattito che ha ripercorso le più drammatiche vicende di cronaca degli ultimi anni. Presenti tra il pubblico alcuni consiglieri comunali ed esponenti politici di maggioranza ed opposizione, assente il sindaco di Velletri che ha motivato l’impossibilità di partecipare per motivi istituzionali.
Durante l’incontro, il giornalista Alberto Nerazzini ha affrontato temi già noti grazie alla sua inchiesta “Roma Città Aperta”, mettendo in luce come la capitale sia diventata un crocevia per il narcotraffico internazionale e altre forme di criminalità organizzata che cambiano l’economia delle città dove s’insinuano, sfociano in guerre come quelle derivate dalle faide tra clan. Proprio stringendo il focus su Velletri, si sono ripercorsi i punti salienti della trasmissione andata in onda, ricordando insieme a tutti i punti su cui si sono accesi ampi dibattiti, anche gli atti criminosi che gli inquirenti hanno collegato a lotte di clan con le mani in pasta nel narcotraffico e in attività illecite.
Il giornalista d’inchiesta Andrea Palladino, ha ribadito l’importanza di una cronaca senza filtri, capace di raccontare la realtà nei suoi contorni più crudi e veritieri. Ha invitato i presenti a non tacere di fronte alle attività sospette e alle manifestazioni di violenza che ancora insanguinano molte città della regione, sottolineando poi l’importanza di mantenere viva l’attenzione mediatica su queste problematiche ed esortando chi fa comunicazione, a non “spegnere mai la telecamera” anche se, riportando le sue parole, ‘un cronista se lo sente chiedere molto spesso’
I referenti di Libera hanno poi preso la parola per evidenziare il ruolo fondamentale dell’associazione, nata per volontà di Don Luigi Ciotti con l’obiettivo di combattere le mafie e promuovere la giustizia sociale. Hanno citato numeri impressionanti di sequestri di beni e di società collegati ad attività criminali, sottolineando la determinazione di Libera nel non tacere di fronte alle ingiustizie ma soprattutto esortando cittadini ed amministratori di ogni città – così come è stato già fatto in tanti comuni dove mafia, camorra o altre organizzazioni criminali hanno permeato il tessuto cittadino – a prendere le distanze in maniera plateale attraverso manifestazioni o campagne informative, da qualsiasi tipo di criminalità.
L’incontro si è concluso con un appello a cittadini ed amministratori, a non voltare le spalle alle responsabilità civiche, mantenendo viva la vigilanza e la partecipazione attiva nella lotta contro ogni forma di criminalità. In un momento in cui la trasparenza e il coraggio nel denunciare sono più che mai necessari, Libera ha ribadito il suo impegno nel servire la comunità e nel portare avanti la sua missione con determinazione e speranza per un futuro più giusto e sicuro per tutti.