È stato registrato e pubblicato il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, n. 581 del 24 giugno 2022 contenente i criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università Statali e dei Consorzi interuniversitari per l’anno 2022.
L’importo complessivo dello stanziamento del FFO per quest’anno è di oltre 8,6 miliardi di euro, in crescita di oltre il 3% rispetto allo stanziamento di 8,383 miliardi del 2021. Una parte significativa di questo incremento è dovuto a specifiche disposizioni normative che hanno previsto un vincolo di destinazione per i singoli stanziamenti. Cresce, comunque, anche la parte di risorse non vincolate (quota base, quota premiale e intervento perequativo) corrispondenti a circa l’80% dello stanziamento: grazie a questo incremento nessuna istituzione ha registrato una diminuzione nelle assegnazioni rispetto allo scorso anno, e l’incremento massimo per alcune realtà è arrivato al 6% rispetto al 2021 (anno nel quale la crescita massima dello stanziamento per le realtà più dinamiche era stata del 4%).
«Aumentare il Fondo di finanziamento ordinario destinato a università e ricerca è il punto da cui partire per programmare lo sviluppo degli atenei, nei prossimi anni» dice il Ministro, Maria Cristina Messa. «Il Ministero dell’Università e della Ricerca, insieme a tutto il governo, si è impegnato per dare stabilità ai fondi destinati alla formazione, alla ricerca e all’innovazione, perché consapevole di quanto sia imprescindibile investire sulle persone e sulle loro competenze per offrire ai giovani un Paese che li rappresenti. Il Fondo di Finanziamento Ordinario per le università per quest’anno supera gli 8,6 miliardi di euro, ed è previsto un ulteriore incremento progressivo nei prossimi 5 anni, con oltre 860 milioni in più. La crescita di queste risorse è molto significativa e sarà fondamentale per incrementare il reclutamento di docenti, di ricercatrici e ricercatori nei nostri atenei e centri d’eccellenza e attrarre i migliori talenti da tutto il mondo».