Con grande entusiasmo e partecipazione, si è conclusa la terza sessione del Trofeo PGC Informale, organizzato presso la Sezione di Velletri del Tiro a Segno Nazionale (TSN). Un evento che ha saputo coniugare tecnica, passione e competizione, culminando nelle sessioni finali che si sono svolte il 16 e 17 novembre 2024.
Il trofeo, iniziato a marzo e proseguito con la seconda tappa a luglio, ha visto sfidarsi i migliori soci in tre categorie principali: Agonisti, Soci sportivi e Socie donne sportive. Un appuntamento ormai fisso nel calendario del TSN, che quest’anno ha raggiunto nuovi livelli di competizione e spettacolarità.
La sfida delle donne: precisione, velocità e determinazione
Le sportive sono state le vere protagoniste del Trofeo PGC Informale. La classifica finale riflette non solo la precisione, ma anche la costanza e la determinazione dimostrate in ciascuna delle tre tappe.
La vittoria nella categoria Classifica donne è andata a Chiara Filipponi, con un totale impressionante di 735 punti. Grazie ad una tecnica impeccabile e un controllo assoluto nelle fasi di tiro, Chiara ha saputo mantenere la concentrazione lungo tutte le gare, primeggiando sia nella modalità mirato che nella dinamica modalità 7/3.
Cinzia Ascenzi si è guadagnata il secondo posto, totalizzando 719 punti. La sua prestazione, caratterizzata da una straordinaria regolarità, l’ha vista rimanere sempre tra le prime posizioni. Al terzo posto, con 706 punti, troviamo Eleonora Ariani, che ha saputo concludere il torneo in bellezza, dimostrando una grande capacità di adattamento alle diverse sfide tecniche del trofeo.
Ma non solo il podio ha brillato. Anche le altre partecipanti hanno lasciato il segno, con performance di grande spessore. Chiara Ambrosetti (665 punti) e Alessia Albanese (687 punti) si sono distinte per la loro grinta, precisione e tenacia.
Il percorso della gara: una prova di abilità e disciplina
Il Trofeo PGC Informale è stata una competizione che ha richiesto il massimo dagli atleti. Ogni partecipante, per poter competere, doveva utilizzare armi corte, sia semiautomatiche che revolver, con mire metalliche e calibro minimo di 7,65 Browning. Il regolamento, ispirato agli standard D.P.T. 2ª edizione 2006, ha garantito un’equità assoluta nella competizione. Le gare si sono svolte su una distanza di 12 metri, con 50 colpi totali suddivisi in due modalità: mirato e 7/3. La modalità mirato ha richiesto concentrazione e stabilità, mentre il 7/3, con il suo ritmo incalzante, ha messo alla prova la capacità dei tiratori di bilanciare velocità e precisione.
I soci sportivi: una competizione serrata
Anche nella Classifica soci sportivi il livello di competizione è stato altissimo. Stefano Di Lorenzo ha conquistato il primo posto con un punteggio stellare di 789 punti, seguito da Nicolò Di Donato (777) e Mirco Carriera (772). Una gara intensa e combattuta fino all’ultimo colpo, che ha messo in luce la preparazione tecnica di questi atleti.
La sezione di Velletri si conferma ancora una volta un punto di riferimento per gli appassionati, grazie a una perfetta organizzazione e a un’atmosfera che ha saputo unire rigore sportivo e spirito di comunità. Questo sport richiede ai suoi praticanti qualità che vanno ben oltre la semplice abilità tecnica: concentrazione assoluta, sangue freddo nei momenti di maggiore pressione, e una capacità di mantenere la calma anche sotto la tensione della competizione. Ogni partecipante ha dimostrato un impegno straordinario, affrontando ogni colpo con massima attenzione e precisione. La gara ha messo alla prova sia la mente che il corpo, sottolineando come il tiro a segno sia una disciplina che combina tecnica, riflessi e autocontrollo.
Un altro elemento fondamentale dell’evento è stato l’assoluto rispetto degli standard di sicurezza. Grazie a un regolamento rigoroso e all’organizzazione impeccabile, ogni fase della competizione si è svolta in un ambiente protetto e controllato, permettendo agli atleti di concentrarsi esclusivamente sulle loro prestazioni. Questo dimostra che il tiro a segno, pur essendo uno sport che richiede l’uso di armi da fuoco, si distingue per la sua attenzione alla sicurezza, rendendolo un’attività tanto affascinante quanto responsabile. Con questa edizione si chiude un altro capitolo memorabile per il Trofeo PGC Informale, lasciando un’eredità fatta di emozioni, traguardi e momenti di grande sportività. Il tiro a segno continua a confermarsi come disciplina unica, capace di unire competizione, passione e rigore. L’appuntamento è per il prossimo anno, con la certezza che questa nobile arte continuerà a regalare spettacolo e a ispirare nuovi atleti.