La Camera ha approvato la riforma costituzionale che inserisce lo sport fra i diritti fondamentali della Repubblica Italiana. Con 312 voti favorevoli e nessuno contrario, si modifica l’articolo 33 della Carta, con l’aggiunta del seguente comma: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Il 4 aprile scorso, il provvedimento aveva ricevuto il primo via libera da parte del Senato e, successivamente, il 17 maggio, la seconda approvazione unanime.
“L’inserimento in Costituzione dello sport fra i diritti fondamentali è un passaggio storico per la nostra Repubblica, un momento che attendevamo da tempo. Finalmente si riconosce allo sport il suo valore sociale, civile e culturale ponendolo fra gli aspetti rilevanti della cittadinanza e delle politiche pubbliche del nostro Paese.
Si tratta di una conquista importantissima che deve rappresentare un punto di partenza per la costruzione di una nuova stagione di diritti con al centro lo sport quale strumento di benessere, inclusione e integrazione nonché agente di trasformazione sociale partendo dalla scuola, il luogo dove indistintamente può essere garantito il diritto all’attività fisico-motoria. Questa novità giunge, infatti, in un momento particolarmente difficile nel quale tante bambine e tanti bambini, tante ragazze e tanti ragazzi, per ostacoli di ordine sociale ed economico, non possono accedere alla pratica sportiva.
Voglio esprimere dunque un sentito ringraziamento ai parlamentari e ai rappresentanti istituzionali che hanno contribuito, negli anni, al raggiungimento di questo risultato. Un ringraziamento speciale va inoltre al Presidente della Repubblica per aver sempre sottolineato l’importanza dello sport nei percorsi formativi dei giovani e, più in generale, quale strumento di dialogo e di inclusione. Questo traguardo è frutto del lavoro di squadra, ossia di un Paese che, quando riesce a fare sistema, sa raggiungere obiettivi di alto profilo”.
È quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico.