Pubblichiamo di seguito il quesito inoltratoci da un nostro lettore circa un fatto accadutogli un mese fa. L’avvocato Antonio Poli ha sviscerato gli aspetti legati sia alla tutela civile che penale
Buongiorno Avvocato, poco più di un mese fa circa mi trovavo a fare jogging in compagnia di un amico quando venivo aggredito da un cane che mi mordeva la spalla. Nell’immediatezza venivo subito soccorso dal mio amico che provvedeva a chiamare la Polizia Locale del luogo. Il morso mi ha procurato una ferita guaribile in sette giorni. Le voglio precisare che il cane in questione era all’interno di un giardino ma la recinzione era in pessime condizioni. Alla luce di quanto mi è accaduto vorrei chiederle un consiglio su come procedere anche per tutelare eventuali passanti, grazie.
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Carissimo lettore ho letto con attenzione la sua richiesta ed innanzitutto le dico che il suo amico ha agito correttamente chiamando la Polizia Locale, in quanto la stessa avrà certamente provveduto a redigere un verbale ed avrà eseguito gli accertamenti del caso andando ad individuare l’eventuale proprietario del cane.
Il mio primo consiglio pertanto è quello di recarsi presso gli Uffici del Corpo di Polizia Locale intervenuto e di presentare una formale domanda di accesso agli atti ed ai documenti amministrativi.
La summenzionata richiesta sarà finalizzata ad acquisire la relazione di servizio redatta dall’Autorità intervenuta che conterrà a sua volta un verbale di sopralluogo corredato sovente da fotografie nonché l’identificazione dei proprietari del cane.
Una volta che sarà in possesso della summenzionata documentazione, unitamente alla certificazione medica attestante la lesione subita, lei potrà intraprendere iniziative differenti ovvero potrà agire in sede civile e/o in sede penale.
Laddove volesse formulare una richiesta di risarcimento del danno in sede civile dovrà intraprendere un’azione legale contro il proprietario del cane che l’ha attaccata.
Il nostro Codice Civile prescrive all’art. 2052 che “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile di danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito”.
Sono altresì risarcibili tutte le spese sostenute per le cure mediche, così come il rimborso di eventuali oggetti (come vestiti) eventualmente danneggiati a seguito dell’aggressione da lei subita.
La responsabilità del proprietario del cane è anche di tipo penale, pertanto lei potrà, entro il termine perentorio di giorni novanta dall’accaduto, sporgere formale querela presso le Autorità competenti per il reato di cui all’art. 590 Codice Penale.
Difatti da quanto leggo, la recinzione del giardino dove era ubicato il cane risultava in pessime condizioni e tale elemento costituisce una violazione dell’obbligo di custodia del cane da parte del proprietario che non ha operato, nel caso di specie, alcun giudizio sul tema della prevedibilità in concreto della condotta aggressiva dell’animale.
Presentando la querela lei chiederà che si proceda per il reato di lesioni personali colpose, contro il proprietario del cane che, non avendo effettuato una idonea manutenzione della recinzione non ha evitato che l’animale potesse sottrarsi alla custodia ed al controllo superando la recinzione con il muso.
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STUDIO LEGALE
Avv. ANTONIO POLI
Componente del Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI
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