«Ho presentato una petizione urgente a Camera e Senato, assieme ai sei coordinatori del Movimento Storico Romano, per modificare l’ordinamento di Roma Capitale. L’obiettivo è quello di dare più peso ai Municipi nelle scelte politiche del Campidoglio. Oggi, infatti, i 48 consiglieri che siedono nell’aula Giulio Cesare possono essere eletti anche con duecento voti, a fronte delle decine di migliaia di preferenze ottenute dai presidenti di Municipio».
Lo ha reso noto Sergio Nerone Iacomoni, presidente del Movimento Storico Romano.
«Con la petizione chiediamo che i consiglieri eletti con le preferenze scendano da 48 a 33, e che i seggi mancanti vengano assegnati ai 15 Presidenti municipali. La nostra proposta non altera minimamente la stabilità di governo in Campidoglio, assicurata dal premio di coalizione spettante al Sindaco, assodato che per i Municipi si vota in contemporanea con il Comune», ha spiegato Sergio Nerone Iacomoni.
«Tra l’altro i cittadini risparmierebbero milioni di euro, pari agli esborsi per 15 consiglieri per 5 anni di mandato nell’Aula Giulio Cesare, tra gettoni di presenza e altri rimborsi e spese per collaboratori, visto che i Presidenti di Municipio hanno già una loro indennità di carica e dei loro uffici a disposizione», ha sottolineato Sergio Nerone Iacomoni.
«Roma nasce dalla fusione di tre popoli: inventa il federalismo, quello sociale con le XII Tavole e quello territoriale con il Foedus Cassianum; dà impulso a istituzioni come i comizi curiati e tributi, ai vici e ai rioni di Augusto. Nel medioevo i caporioni acquisirono, in alcuni momenti, grande autonomia. Dobbiamo solo ripassare la gloriosa storia di Roma e apprendere da essa per costruire un futuro migliore», ha ricordato Sergio Nerone Iacomoni.
«Auspico che la petizione venga recepita dai parlamentari, i quali potranno così impegnare il Governo, con un atto di indirizzo, a modificare con la massima celerità l’ordinamento di Roma Capitale», ha concluso Sergio Nerone Iacomoni.