Erano le ore 8:00 circa della mattina dell’8 luglio scorso quando ha scagliato sassi contro le finestre dell’Ambasciata tunisina, mandandole in frantumi e rischiando di ferire le persone all’interno. Non pago, ha aggredito un dipendente della sede diplomatica che si stava recando al lavoro, puntandogli un coltello alla gola, procurandogli ferite ed escoriazioni sul corpo.
A bloccarlo sono stati gli agenti dell’Antiterrorismo della Digos, un equipaggio in servizio di controllo del territorio del commissariato di P.S. Porta Pia ed un ulteriore agente che, libero dal servizio ed in transito nei pressi dell’Ambasciata in concomitanza con i fatti, non ha esitato ad intervenire tentando di neutralizzare il soggetto, riuscendovi poi con l’intervento degli altri operatori sopraggiunti.
È stato così arrestato un cittadino tunisino 22enne, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora, accusato di reati di danneggiamento aggravato della sede diplomatica, lesioni aggravate in quanto commesse con l’utilizzo di armi, nonché resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, con precedenti per rissa e reati in materia di stupefacenti, è stato altresì denunciato per porto d’armi ed oggetti ad offendere.
Il coltello, del tipo da cucina, è stato sequestrato.
Al momento del fermo, l’arrestato è stato trovato in possesso anche di uno zaino, al cui interno è stata trovata una copia del corano.
Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria non sono emerse particolari motivazioni alla base del gesto, sulle quali si continua a lavorare, anche al fine di ricostruire la possibile rete relazionale allo stesso riconducibile.
Fino all’episodio di ieri, l’uomo non risultava noto al personale dell’Ambasciata.
Al termine dell’udienza di convalida, l’arrestato è stato messo a disposizione dell’ufficio immigrazione per la trattazione di rito.
Questura di Roma