Si è aperto oggi il tavolo di confronto tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati, con l’obiettivo di ridurre il fenomeno del precariato scolastico. Il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato che gli obiettivi principali sono “garantire continuità didattica, migliorare la qualità della docenza e assicurare una maggiore stabilità del posto di lavoro.”
Durante l’incontro, Valditara ha presentato i dati relativi al precariato nell’anno scolastico in corso, evidenziando una leggera diminuzione nel numero di supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche, che attualmente ammontano a 140.342. Di queste, ben 102.180 riguardano posti di sostegno, rappresentando il 72,8% delle nomine a tempo determinato.
Nonostante una riduzione complessiva, il numero delle supplenze potrebbe comunque raggiungere quota 155mila nel corso dell’anno scolastico, tenendo conto delle certificazioni tardive per il sostegno. A titolo di confronto, nell’anno scolastico 2023/2024 le supplenze sono state 160.564, un dato molto simile all’anno precedente (2022/2023) che ha registrato 160.562 supplenze.
Un punto cruciale toccato dal Ministro è stato l’avvio di un dialogo con la Commissione europea per rendere più flessibili le norme sul reclutamento del personale docente. Questo potrebbe accelerare l’assunzione degli idonei dei precedenti concorsi, specialmente quelli rientranti nei 70mila vincitori previsti dal PNRR.
Valditara ha inoltre anticipato che la conclusione delle procedure di copertura delle cattedre per l’anno scolastico 2025/2026 sarà fissata entro luglio del prossimo anno. Questa tempistica sarà facilitata dall’assenza di sovrapposizioni tra la conclusione del concorso PNRR e l’aggiornamento delle Gps.
Infine, il Ministro ha annunciato la riattivazione della Carta del Docente, con un valore di 500 euro per ciascun insegnante, e ha sottolineato l’importanza di adottare misure di welfare per affrontare il problema delle cattedre vacanti nelle zone con un costo della vita più elevato, dove il fenomeno delle rinunce è più marcato.