Ricevuta oggi, nella sala Bartoloni della presidenza del Consiglio regionale del Lazio, Liudmyla Denisova, Ombudsman dell’ Ucraina e Commissaria dei Diritti Umani; incontro voluto dal Difensore civico del Lazio, Marino Fardelli, cui ha presenziato il presidente del Consiglio regionale, che ha voluto portare i sentimenti di forte solidarietà della regione Lazio e il suo impegno per alleviare le sofferenze del popolo ucraino e ristabilire la pace alla delegazione ucraina, per la quale erano presenti insieme a Denisova i componenti dello staff, Iryna Savytska, Marija Novitska e Maksym Polishchuk.
A questi auspici si è associato anche il vicepresidente del Consiglio regionale, mentre il presidente della commissione seconda ha ricordato come scopo dell’incontro sia anche ascoltare cosa possiamo fare per il popolo ucraino. Ricordato in proposito lo stanziamento di 500 mila euro deciso dal Consiglio regionale per i comuni che si occupano dell’ assistenza ai rifugiati ucraini. Era presente anche la segretaria generale del Consiglio regionale.
“Un punto di inizio per costruire un ponte con gli ucraini, specie per le loro necessità di accostarsi ai servizi pubblici della regione Lazio”. Queste le parole di Marino Fardelli, che ha proposto un documento programmatico per venire incontro a queste esigenze e ha ricordato in proposito la funzione decisiva anche del garante dell’infanzia e adolescenza del Lazio.
“Sbigottiti per la denuncia fatta da Denisova delle condizioni dei profughi ucraini, in sede di conferenza europea dei difensori civici a Strasburgo, ha proseguito Fardelli. “In quei giorni è stata firmata una petizione per sostenere il popolo ucraino e la collega Denisova che ne difende i diritti. Oggi ribadiamo che si vuole costruire un ponte per far sì che i rifugiati ucraini godano degli stessi diritti dei cittadini del Lazio”.
Poi Fardelli ha elencato alcuni dati sullo sforzo regionale: più di 18 mila i rifugiati ucraini arrivati ad oggi nella regione, e a tutti è stato rilasciato il tesserino sanitario. Oltre 3500 sono transitati nelle strutture alberghiere messe a disposizione dalla regione e più di 2000 vi sono ancora. Quasi 200 bambini sono stati curati al Bambino Gesù e la protezione civile si occupa del loro trasporto. Trasporto pubblico gratuito sulle linee regionali per gli ucraini, ha detto ancora Fardelli, che ha aggiunto come Lazio disco, ente per il diritto allo studio regionale, abbia consentito il proseguimento degli studi a 15 studenti ucraini.
Piacevolmente sorpresa dal sostegno e dalle iniziative a favore del suo popolo si è detta Denisova. “Parlo come cittadina ma anche in virtù del mandato che mi è conferito”, ha detto. “Ascoltare i dati numerici precisi del sostegno della regione Lazio fa capire – ha proseguito – come stia a cuore al Lazio la sorte del popolo ucraino. Stiamo lavorando per i cittadini che sono rimasti in Ucraina e per dare sostegno e giustizia ai nostri connazionali”, ha detto ancora Denisova. “Una linea telefonica è dedicata all’assistenza e riceve circa 700 chiamate al giorno. Ringrazio l’Italia per il suo sforzo in favore del popolo ucraino, che sta ricorrendo alla corte penale internazionale per avere giustizia sui crimini di guerra subiti”.
“Una linea gratuita anche per il supporto psicologico è stata aperta e ha ricevuto più di mille chiamate da parte delle vittime delle atrocità subite”, ha detto ancora Denisova. “Torture violenze sessuali e omicidi dei propri cari assistiti, in molti casi da minori. La violenza sessuale, in particolare, è usata come un’arma dall’esercito russo”, ha detto Denisova, “per deprivare il popolo ucraino della voglia di procreare e quindi di darsi un futuro. Per questo le sanzioni dei paesi occidentali come l’Italia sono importanti per il popolo ucraino”, ha concluso la ombudsman ucraina.
Il presidente del Consiglio regionale ha concluso l’incontro facendo dono a Denisova di alcuni omaggi a nome della regione Lazio.