AIL – Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma – lancia il progetto “Ogni dono è un nodo” nelle scuole superiori italiane, un’iniziativa di educazione alla salute e promozione della cultura del volontariato dedicata ai ragazzi degli ultimi anni. L’obiettivo? Coinvolgere i giovani in un percorso di crescita personale e sociale attraverso la peer education, per diffondere tra coetanei valori solidali e consapevolezza sull’importanza della donazione di sangue e midollo osseo.
AIL riconosce l’importanza del ruolo della scuola nella formazione di valori fondamentali nei giovani, per questo ha strutturato “Ogni dono è un nodo” come un progetto di educazione e sensibilizzazione per ragazzi di quarta e quinta superiore. Il programma ha due pilastri principali: una campagna di sensibilizzazione per la donazione di sangue e cellule staminali emopoietiche, e un percorso educativo mirato in diverse scuole italiane, tra cui quelle di Ascoli, Bari, Brescia, Catania, Frosinone, Latina, Lecce, Palermo, Reggio Calabria, Salerno e Treviso.
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Un punto centrale del progetto è la metodologia della peer education, che si basa sul supporto reciproco tra pari. Attraverso questa modalità, 26 studenti per istituto saranno formati per diventare “peer educator”: ragazzi in grado di educare i propri coetanei su temi fondamentali come la donazione, la salute e lo sviluppo di life skills. Ogni peer seguirà un corso di 18 ore, suddivise in sei incontri pratici e teorici, che culmineranno nella creazione di una campagna di sensibilizzazione.
Grazie a un team composto da educatori, psicologi e volontari, i peer educators parteciperanno ad attività di volontariato e saranno coinvolti nella diffusione di un messaggio positivo all’interno della scuola e della comunità. Con un impatto stimato su oltre 3000 studenti, questo progetto mira a diffondere una cultura della solidarietà e della prevenzione, stimolando i giovani a riflettere su sé stessi e sulla società.
Attraverso “Ogni dono è un nodo”, AIL intende non solo promuovere la salute e il benessere personale, ma anche sensibilizzare i giovani su valori come la solidarietà, l’autostima e l’impegno civile. La speranza è che questa rete di peer educators diventi una nuova generazione di ambasciatori del volontariato e della donazione, contribuendo a rafforzare il tessuto sociale del nostro Paese.