Rifinanziati dal governo gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale con 100 milioni di euro. Per alcune categorie, i fondi sono andati esauriti nelle scorse settimane, per altre erano ormai agli sgoccioli. I nuovi incentivi (introdotti con il Decreto Fiscale approvato venerdì scorso) riguardano auto elettriche, plug in, ibride e termiche a basso impatto, così come gli autocarri. Solo per le vetture M1, c’è un incentivo anche per l’usato. La ripartizione dei fondi privilegia ovviamente le auto a più basse emissioni, con 65 milioni per le elettriche e plug-in.
Più in dettaglio:
- 65 milioni di euro sono destinati all’acquisto di veicoli M1 con emissioni comprese nella fascia 0-60 g/km CO2, cioè alle auto elettriche e ibride plug-in;
- 20 milioni di euro sono attribuiti all’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o M1 speciali, di cui euro 15 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici;
- 10 milioni di euro vanno ai veicoli M1 compresi nella fascia 61-135 g/km CO2, si tratta della auto full hybrid, benzina, diesel, metano e Gpl;
- 5 milioni di euro sono destinati all’acquisto di veicoli di categoria M1 usati con emissioni comprese tra 0-160 g/km CO2, in pratica le auto Euro 6.
Non cambia lo schema degli incentivi per l’acquisto delle nuove auto ed è il seguente:
- 6000 euro con rottamazione per le auto comprese nella fascia 0-20 g/km CO2 (4 mila euro senza rottamazione);
- 2500 euro con rottamazione per quelle tra 21-60 g/km CO2 (1500 euro senza rottamazione);
- infine altri 1500 euro con rottamazione sono previsti per le vetture di categoria compresa tra 61-135 g/km CO2.
Invariato anche lo schema dei contributi riservati all’acquisto delle auto usate:
- 2000 euro solo con rottamazione per un’auto usata 0-60 g/km di CO2;
- mille euro solo con rottamazione per 61-90 g/km di CO2; 750 euro solo con rottamazione per 91-160 g/km di CO2.