-Riceviamo e pubblichiamo –
In merito ad alcune informazioni e dichiarazioni apparse su varie testate locali, secondo le quali i 3/4 dei candidati al Consiglio Comunale nella coalizione a sostegno di Fausto Servadio sarebbero in disaccordo con il candidato a Sindaco sulla scelta di apparentamento con Ascanio Cascella, corre l’obbligo di fare alcune precisazioni.
Forse si tratta di un errore di battitura, perché non risultano essere poi molti i candidati che – a titolo personale ed esprimendo una legittima opinione – si sono dissociati. Forse giusto tre o quattro, appunto, ma non di certo i 3/4. Molte delle persone frettolosamente inserite in quell’elenco non sapevano neanche di farne parte, cosa di per sé molto scorretta. Lo stesso vale per i nominativi di sostenitori o presunti tali che tuttavia non hanno alcun tipo di legame ufficiale con la coalizione né hanno partecipato attivamente alla stesura del programma, alla composizione delle liste e alle attività elettorali.
La scelta del candidato a Sindaco Fausto Servadio ha motivazioni solide e programmatiche già ampiamente espresse dallo stesso candidato. Ciò che lascia rammaricati, tuttavia, è il metodo con cui si è voluto sminuire il valore politico della presa di posizione diramando un comunicato sconfessato poi, nei giorni a seguire, dagli stessi singoli candidati che non erano stati interpellati o erano stati raggiunti frettolosamente per telefono e che non avevano certamente dato il consenso come si evince dalle prese di distanza poi comunicate agli organi di stampa. Un modo di fare politica caotico e polemico che non ci appartiene.
Gianfranco Cestrilli Delegato della lista “Insieme per Velletri”
Maria Paola De Marchis Delegata della lista “Azione-Italia Viva”