Marco Vincenzi è il diciottesimo presidente del Consiglio regionale del Lazio, il terzo di questa legislatura, eletto con 34 voti al secondo scrutinio. Il capogruppo del Partito democratico succede a Mauro Buschini, dimessosi la settimana scorsa. A presiedere i lavori durante le operazioni di voto è stato il vicepresidente Devid Porrello (M5s).
L’elezione di Vincenzi è arrivata al secondo scrutinio, con 34 voti su 44 votanti (la maggioranza richiesta era di 31), sei voti per Orlando Tripodi (Lega), due schede nulle e altrettante bianche. Nel primo scrutinio (richiesta maggioranza dei due terzi, pari a 34 voti) Vincenzi si era fermato a 33 voti, con 7 schede bianche e quattro nulle. Assente per motivi personali la consigliera Gaia Pernarella (M5s), mentre i sei consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia non hanno partecipato al voto per protesta contro le mancate dimissioni di tutto l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
Nel suo discorso di insediamento, Vincenzi ha rivendicato l’efficacia dei provvedimenti e delle leggi approvate durante gli otto anni trascorsi dall’inizio della presidenza di Nicola Zingaretti, a partire da quelli sulla spending review. Il neo presidente, inoltre, ha rivolto un ringraziamento a Mauro Buschini ed è intervenuto anche sui motivi delle sue dimissioni: “Desidero sottolineare la correttezza delle scelte del presidente Buschini – ha detto Vincenzi – e la sua proposta di istituire una commissione alla quale affidare il compito di valutare e analizzare la procedura di assunzione dei dipendenti nei ruoli del Consiglio. Esprimo l’affetto e la stima – ha aggiunto Vincenzi – consapevole della sofferenza che sta vivendo, pur nella serenità del suo operato. Sono convinto che tutto verrà chiarito in modo definitivo e auspico che durante il percorso per giungere al completo e giusto chiarimento ci sia da parte di tutti il rispetto delle regole democratiche non viziate da pregiudizi precostituiti. In attesa che si faccia chiarezza è importante evitare processi sommari e sentenze avventate. Sono fiducioso che questo non avverrà”, ha concluso Vincenzi.