Grazie all’impegno congiunto della Regione Lazio e di DiSCoLazio, arriva un’importante novità per gli studenti universitari del Lazio: dal 5 dicembre 2024, ben 13.000 nuovi studenti potranno usufruire delle borse di studio DiSCoLazio per l’anno accademico 2024/2025.
Con il primo scorrimento delle graduatorie, questi studenti si aggiungono ai 17.000 già dichiarati vincitori nel mese di ottobre, portando il totale a oltre 30.000 beneficiari. L’impegno finanziario complessivo, fino a oggi, ammonta a 160 milioni di euro. Una notizia attesa da tanti, soprattutto in vista delle festività natalizie. Per tutti i vincitori della borsa di studio, compresi i nuovi inclusi in questo scorrimento, DiSCoLazio ha garantito che la prima rata del contributo sarà erogata prima di Natale, a condizione che gli studenti siano in regola con la posizione concorsuale. Gli studenti che risultano idonei ma non ancora vincitori sono invitati a monitorare l’area riservata sul sito DiSCoLazio per eventuali aggiornamenti.
Lo scorrimento delle graduatorie è stato reso possibile grazie a uno stanziamento di ulteriori 73 milioni di euro, derivanti da risorse regionali, nazionali e fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Luisa Regimenti, assessore all’Università della Regione Lazio, e Simone Foglio, presidente di DiSCoLazio, hanno espresso il loro apprezzamento per l’attenzione del Ministero dell’Università, in particolare del Ministro Anna Maria Bernini, nel sostenere il potenziamento degli strumenti a favore del diritto allo studio.
L’Assessore Regimenti e il presidente Foglio hanno ribadito che l’investimento in queste borse di studio non solo sostiene il percorso di studio di migliaia di giovani, ma rende ancora più attrattivo il sistema universitario del Lazio. “Continueremo a sostenere economicamente tutti gli studenti che rientrano nei requisiti, auspicando anche un ulteriore scorrimento della graduatoria. Allargare l’accesso alle nostre università significa migliorare la qualità della nostra democrazia, poiché è nelle università che si forma la classe dirigente del futuro”, hanno concluso.