Velletri si appresta a riabbracciare un pezzo fondamentale del suo patrimonio storico e culturale: l’originale della celebre Pallade Veliterna farà ritorno nella città laziale dopo secoli di assenza, lasciando il prestigioso Museo del Louvre di Parigi, dove è stata custodita fino ad oggi. Questa restituzione segna un momento di grande rilevanza, evidenziando l’importanza del legame tra le opere d’arte e i loro luoghi d’origine.
La scultura un’imponente figura marmorea datata I secolo d.C., rappresenta una copia di un originale bronzeo e fu scoperta a Velletri sul finire del XVIII secolo. Da allora, la sua storia è stata movimentata: acquistata e restaurata dall’artista Vincenzo Pacetti, passò attraverso varie mani, incluso il Direttorio francese, prima di essere definitivamente esposta al Louvre nel 1803. La statua ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, tra cui l’aggiunta di elementi in marmo per completare parti mancanti e la levigatura della superficie, operazioni che ne hanno definito l’aspetto attuale.
Nonostante la sua lunga permanenza in Francia, la Pallade Veliterna non ha mai smesso di essere un simbolo per Velletri, rappresentando una testimonianza diretta del passato glorioso della città e della sua rilevanza nell’epoca romana. La decisione di restituire l’opera al suo contesto originale sottolinea un crescente interesse verso la conservazione del patrimonio culturale nel rispetto delle sue origini e della sua storia.
L’opera, conservata per anni sotto forma di calco in gesso presso il Museo Civico di Velletri, rivela tracce di colore rosso tra i capelli e attorno agli occhi e alla bocca, indizio di un antico schema policromatico. Questi dettagli non solo arricchiscono la comprensione estetica dell’opera ma offrono anche spunti significativi per lo studio delle pratiche artistiche dell’epoca romana.
Il rientro della Pallade Veliterna è atteso con grande entusiasmo da tutti, la decisione su dove l’opera sarà esposta è ancora in fase di valutazione, ma ciò che è certo è che il suo ritorno costituirà un momento di profonda riflessione sul valore dell’arte come ponte tra passato e presente e come elemento fondamentale dell’identità culturale di una comunità.
Questo evento non solo arricchisce il patrimonio culturale di Velletri ma rappresenta anche un esempio significativo della crescente sensibilità verso la restituzione delle opere d’arte ai loro contesti originari, ponendo le basi per ulteriori dialoghi e cooperazioni internazionali nel campo della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali.