Articolo Pubbliredazionale ai fini elettorali
Manca davvero poco al voto. Il 3 e 4 ottobre, Roma sarà chiamata alle urne elettorali per il rinnovo dell’Assemblea Capitolina. Una campagna elettorale davvero breve ma intensa questa che sta per concludersi. Già da sabato, sarà silenzio elettorale. Ai nostri taccuini, Ivana D’Adamo, in corsa per uno scranno al Consiglio Comunale di Roma, candidata nella lista Con le Donne per Roma.
‘Non ho stravolto la mia vita per mostrarmi diversa ai miei elettori – l’incipit di Ivana D’Adamo – perchè la mia campagna elettorale, si basa sulla conoscenza di chi sono professionalmente oltre che dal punto di vista umano nelle sfaccettature della mia vita di ogni giorno. Voglio quindi mostrarmi con la trasparenza e lealtà di sempre a chi mi conosce e a chi leggendo il mio nome associato al simbolo della lista, si aspetta la mia ottemperanza a programmi concreti.
Ho dunque deciso, attraverso la mia candidatura al l’Assemblea Capitolina, di mettere a disposizione dei cittadini le mie competenze, maturate durante tutto il percorso di vita, affinate nel lavoro ed esternate quotidianamente con le mie azioni. Sono certa che la lista a cui appartengo potrà essere il giusto humus per far crescere idee, concretizzare progetti e soprattutto contribuire alla necessaria continuità amministrativa di cui Roma ha bisogno. D’altra parte – ha concluso Ivana D’Adamo – c’è necessità di veder portato a termine il lavoro del primo quinquennio di amministrazione. Per questo voglio fermamente sostenere la sindaca Virginia Raggi, cooperando e operando con le mie capacità nella lista Con le Donne per Roma’
Alla domanda circa l’elencazione dei punti cardine della sua campagna elettorale, Ivana D’Adamo è stata concisa ma perentoria: ‘Quelli della mia lista che condivido appieno, strizzando l’occhio al concetto di inclusività. E’ questo un termine che abbraccia ad ampio spettro più concetti – ha ribadito la candidata – perché non è una parola che si tinge esclusivamente di rosa. L’inclusività riguarda tutti: uomini e donne, qualunque classe sociale o professionale. Voglio far mio in particolare questo tra i tanti punti programmatici della lista, aggiungendo una proposta: la valorizzazione della persona attraverso lo studio, la pratica, l’acquisizione di capacità.
Auspico che mediante la tela sociale tessuta durante questa mia campagna elettorale, dopo il 3 e 4 ottobre con Virginia Raggi ancora sindaca di Roma, si possa creare una rete di volontari finalizzata alla valorizzazione di ogni persona che vorrà assorbire conoscenza e operare per trasmettere la stessa agli altri. Questo è i mio concetto di inclusività. La matita elettorale sarà lo strumento per rendere le idee azioni; con una continuità amministrativa rafforzata da una schiera di consiglieri che con lei condividono idee e progetti’.