Ogni calice racchiude una storia, raccontata dalla cantina veliterna Colle di Maggio con i prodotti d’eccellenza proposti. Gli splendidi dipinti dell’artista veliterno Agostino De Romanis, riassumono sulle etichette dei vini il loro carattere e la magnificenza da gustare in calice. E’ proprio l’enoteca veliterna Vinarius di Davide Gagliano, a far mostra tra le vetrine di questi preziosi tesori dei vigneti nostrani.
Al titolare, l’onere e l’onore di presentarli tra queste colonne, iniziando oggi stringendo i calici di Lunapigra e Neroparadiso.‘ Lunapigra, è un vino ottenuto con le uve Chardonnay e Fiano – le parole di Davide – presenta un colore oro luminoso alla vista. Al naso, trasmette note di frutta tropicale abbastanza matura come ananas e papaya che si alternano a note cremose e di fiori gialli come la camomilla. Pieno ed avvolgente in bocca, rilascia una cremosità persistente perfettamente integrata con le note sapide. Perfetto con le fettuccine con funghi porcini e tartufo, unico con la faraona ripiena.
Parlando di Neroparadiso invece, si tratta di un vino Syrah in purezza, affinato in anfora dal colore rubino profondo con unghia porpora. Al naso presenta buona mineralità con impatto di ciliegia, frutti di bosco scuri, fiori rossi freschi e arancia amara candita, che confluiscono in note speziate di chiodi di garofano e pepe nero. Sorso pulito ed elegante con tannini freschi e note di agrume amaro, pepe nero e frutta rossa. Si sposa in maniera eccellente con agnello al forno e carne alla brace’.
Ricordiamo che la cantina Colle di Maggio, ha sperimentato tra i filari la ‘pacciamatura’, una tecnica che prevede l’utilizzo di ciottoli bianchi calcarei per impedire la crescita delle erbe infestanti. Come spiegato attraverso i canali divulgativi dell’azienda, grazie al colore dei ciottoli i raggi solari, riflettono e irraggiano anche gli acini nascosti al sole, garantendo una maturazione uniforme e un colore brillante. ‘Proseguiremo il nostro tour tra i vini della Cantina Colle di Maggio nei prossimi giorni – ha concluso Davide Gagliano – raccontando dei loro vini che rallegrando i calici di Vinarius, danno lustro alla mia enoteca e alla città dove nasce questa splendida cantina che insieme ad altre, è fiore all’occhiello di Velletri’