Roma riparte, la città che scorre. Ambiente, rigenerazione, urbanistica: questo il titolo del convegno tenutosi all’Auditorium dell’Ara Pacis, presenti autorità capitoline, della Soprintendenza di Stato e della Regione Lazio. Per il Campidoglio il sindaco Roberto Gualtieri e gli assessori Sabrina Alfonsi (Agricolura-Ambiente-Ciclo dei Rifiuti) e Maurizio Veloccia (Urbanistica). Tema centrale: ripensare il futuro della città partendo dai suoi fiumi (il Tevere, l’Aniene) come “elemento portante”, centrale nel progettare la trasformazione urbana. “Qualcosa”, ha detto il Sindaco, “è già stato fatto ma si tratta di frammenti, perché finora non c’era una visione organica del nostro reticolo idrografico come perno dorsale della forma Urbis”.
“Si tratta di un percorso pianificato e partecipato di programmazione strategica”, ha proseguito Gualtieri, “con una serie di interventi che in pochi anni possiamo e dobbiamo concludere, entro il Giubileo o al più tardi entro le scadenze del Pnrr; e che già possono segnare una trasformazione profonda”.
Presentati dunque i progetti per Tevere e Aniene. Una serie d’interventi tra quelli di breve periodo (senza varianti urbanistiche) e di medio periodo (più complessi, da definire anche nel confronto con associazioni, comitati e cittadini). Gli interventi di breve periodo prevedono una prima fase di pianificazione, con la realizzazione del piano strategico e la redazione di un masterplan che metta a sistema gli interventi in atto; e una seconda fase di realizzazione da attuare attraverso i fondi giubilari, 46 milioni di euro; Caput Mundi, 15 milioni di euro; programma «15 progetti per la città dei 15 minuti», 3 milioni di euro nei Municipi Roma I e VIII.
Nell’insieme si tratterà, per l’assessore Veloccia, in primo luogo di “rendere il Tevere accessibile a tutti”, dato che “tocca quasi tutti i Municipi ed è una spina dorsale della città”. E di “ripensare il Tevere, l’Aniene e tutti i fiumi della Capitale all’interno di un unico e grande ecosistema completamente connesso alla città; realizzando, attraverso lo strumento dei contratti di fiume, un sistema pubblico di accesso ai corsi d’acqua e usando gli argini come assi longitudinali della mobilità sostenibile, così da poter riqualificare le sponde e renderle fruibili alla cittadinanza, contrastando al contempo il rischio idrogeologico”.
Intanto, avendo come obiettivo la ricucitura dello “strappo tra la città e i suoi fiumi” – ha sottolineato l’assessora Alfonsi – si parte dai “contratti di fiume partecipati con la cittadinanza, strumento indispensabile che però deve diventare operativo”. E si comincia “dalle piccole cose, come garantire il decoro delle sponde”. Per questo le aree fluviali “sono state inserite nel nuovo contratto di servizio con Ama che partirà a gennaio; ed è già in programma un intervento di pulizia straordinaria”.
“Il fiume”, ha proseguito Alfonsi, “deve essere libero di scorrere senza degrado e con le sponde sgombre, perché ciò mitiga il rischio esondazione cui sono esposti 250mila cittadini romani”. E insieme alla Regione il Campidoglio è “al lavoro per installare barriere in grado di pulire il fiume senza interrompere le attività in corso”. Avendo come finalità ultima “trasformare le sponde in luoghi di attività sociali, culturali, sportive o anche spazi semplicemente per passeggiare”.
Ed ecco alcuni degli interventi più significativi tra quelli effettuati e in programma:
Il Parco del Tevere della Magliana, area di circa 120.000 metri quadrati versava in una condizione di profondo degrado, di inquinamento superficiale e di profondità. Oggi è un’area pulita grazie al lavoro della Regione attraverso un modello di collaborazione istituzionale con il Municipio XI e l’università Roma Tre.
Anche il Parco Tevere Marconi, un’area verde di 35.000 metri quadrati in corrispondenza del Lungotevere di Pietra Papa, si trovava in una condizione di grave degrado su cui la Regione ha deciso di intervenire, prima con la bonifica, poi con un intervento di riforestazione. Entrambi i progetti prevedono ora la stipula di protocolli che trasferiranno a Roma Capitale e poi al Municipio XI le competenze di gestione e di manutenzione.
Analogo progetto riguarda Tiberis, che da area di fruizione estiva diventerà parco d’affaccio permanente attrezzato, con successivo passaggio alla gestione del Municipio VIII.
Progetti giubilari: i parchi di affaccio
Gli stanziamenti previsti dai fondi per il Giubileo 2025 ammontano complessivamente a 46 milioni di euro per 24 progetti sui fiumi. L’Assessorato capitolino all’Ambiente gestirà 6 di questi progetti con fondi di 9,8 milioni di euro.
Foro Italico. Il progetto, con un’estensione di quasi 100.000 metri quadrati, è tra i più rilevanti tra quelli previsti, con uno stanziamento di 2 milioni di euro. L’intervento mira a garantire la fruizione pubblica del parco, valorizzandone la specifica vocazione sportiva. La vicinanza del Foro Italico consente, infatti, attraverso la predisposizione di servizi e strutture di creare un unico polo dallo Stadio dei Marmi sino al fiume.
Lungotevere delle Navi. Un importante polmone verde con un’estensione di 16.800 metri quadrati. Con uno stanziamento di 800.000 euro si punta a valorizzare la sua unicità ambientale, creando un orto botanico fluviale dedicato alla biodiversità e in particolare alle specie botaniche rare. Con la collaborazione scientifica dell’università La Sapienza.
Progetto San Paolo e Marconi. L’intervento riguarda un’area di 50.000 metri quadrati, attualmente in condizioni di abbandono. Il progetto prevede uno stanziamento di 1,5 milioni di euro. Verranno effettuati interventi di bonifica, riforestazione e cura straordinaria del verde. Ciò che contraddistingue il progetto è il collegamento con gli altri due parchi di affaccio, Tevere Marconi e Tiberis.
Parco d’affaccio Ponte Milvio. Con lo stanziamento di 1 milione di euro il progetto poterà alla realizzazione, anche con interventi di riforestazione, di un parco e di un’oasi naturalistica in un quadrante della città priva di verde pubblico.
Parco d’affaccio Aniene. Un altro progetto importante previsto per il Giubileo è la riqualificazione dell’area di confluenza tra Tevere e Aniene, che si estende per circa 90.000 metri quadrati. Con fondi per 2 milioni di euro, prevede la bonifica e la riconnessione al resto del lungofiume da cui è al momento isolata, realizzando un nuovo tratto di pista ciclabile.
Parco d’affaccio Ostia Antica. L’intervento riguarda un’area di 55.000 metri quadrati prospiciente il parco archeologico di Ostia Antica. Lo stanziamento è di 1,5 milioni di euro, con l’obiettivo di collegarlo alla zona archeologica grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico di Ostia Antica e con la Soprintendenza. Sarà creato un percorso didattico-culturale che dal fiume conduca fino ai resti romani.