«Giunti a questo punto, il ministro alla Salute ha il dovere di rivelare al Paese e al settore dell’ospitalità a tavola, che vale il 30% del Pil, quale sia il suo progetto. Il ruolo ricoperto gli impone di assumere la responsabilità della franchezza. Ha deciso di trascinare sul lastrico tutti i ristoratori italiani? Desidera che il comparto venga sostituito dalle dark kitchen e dalle grandi catene di junk food, molte delle quali, fra l’altro, non pagano le tasse in Italia? Vuole decretare la fine del settore gastronomico, grande attrattore turistico? In sintesi: vuole uccidere l’economia con la “variante imprese”?»,
Lo ha dichiarato Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
«Ci sono diverse vie d’uscita – ben note alla politica – per salvare il salvabile del comparto dell’ospitalità a tavola e i ristoratori ancora non falliti. Eppure, l’unica decisione finora intrapresa è quella che lascia l’Italia senza speranza: chiudere tutto e sempre. Quindi, la morte di centinaia di migliaia di piccole imprese e la caduta in povertà di milioni di famiglie. Ma il ministro, ora, deve dirlo chiaramente, se è questo che ha in mente», ha concluso Paolo Bianchini.