Questa mattina, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli a Roma, è stata officiata la liturgia per Santa Barbara, la patrona dei Vigili del fuoco.
Nel tradizionale discorso alla fine della celebrazione liturgica, il nuovo Capo del Corpo nazionale, Eros Mannino, ha ripercorso l’anno appena passato: “Numerosi sono stato gli interventi – più di 900.000 tra incendi, esplosioni, emergenze alluvionali e quelli legati a una campagna AIB molto severa – che hanno visto i Vigili del fuoco in prima linea, instancabilmente dediti alla loro missione. Numeri importanti che però da soli non esprimono la cifra di un lavoro straordinario. Santa Barbara rappresenta la capacità di affrontare il percolo con fede, coraggio e serenità, anche in condizioni e situazioni estreme. Tutti noi siamo ambasciatori di questi valori nel nostro agire”.
Mannino ha voluto poi ringraziare quanti ogni giorno e ogni notte scendono in campo per garantire la sicurezza e l’incolumità degli altri e le loro famiglie per supportarli e affiancarli nell’espletamento di un mestiere indiscutibilmente rischioso. Ha voluto ringraziare Carlo Dall’Oppio – “collega e amico” – per quanto fatto finora con atteggiamento gentile, concreto e risoluto. “Il mio grazie più profondo e commosso” – ha continuato il Capo del Corpo – “va a Nicola Lasalata, Giuseppe Martino e Antonio Ciccorelli, che ci hanno lasciato in quest’anno molto complicato, e a tutti i Vigili del fuoco che in passato hanno perso la vita o hanno riportato gravi infortuni per salvare gli altri”.
Il Capo del Corpo ha voluto infine ringraziare il ministro Piantedosi e il sottosegretario Prisco per la loro continua e presente vicinanza al Corpo nazionale, che ha permesso di realizzare importanti progetti di potenziamento, permettendo di contare solo per il 2024 su quasi 2000 nuovi ingressi tra ruoli operativi e tecnico-professionali.
“Il Corpo nazionale ha 85 anni di storia” – ha concluso Mannino – “e vuole guardare avanti, alla crescita e al progresso tecnologico, alle nuove sfide della transizione energetica, per essere sempre all’avanguardia; per soccorrere, proteggere e prevenire nel cambiamento; per mettere la nostra passione al servizio territorio ed essere punto di riferimento per la società e lo Stato. “Possa questo essere sempre fonte di soddisfazione e orgoglio per tutti noi fino a quando vestiremo la nostra uniforme. Possa l’esempio di Barbara, santa a noi cara, guidarci sempre nel servizio che offriamo ai cittadini. “Il Paese conta su di noi! Buona Santa Barbara! Viva i Vigili del fuoco, viva l’Italia!”.
Alla messa solenne erano presenti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, il capo Dipartimento Attilio Visconti. Il rito religioso, accompagnato dalle note della Banda musicale dei Vigili del fuoco e dalla voce del tenore Francesco Grollo, è stato officiato dal cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro.