Riguarda gli anni 2023-2028 e si articola su 3 assi strategici: miglioramento del decoro urbano; incremento della raccolta differenziata; sviluppo della logistica e dell’impiantistica. Per raggiungere questi obiettivi, sono previsti investimenti pari a oltre 700milioni di euro.
Il programma approvato rappresenta un passaggio fondamentale per AMA e la Capitale e, coerentemente con quanto previsto nel Piano di Gestione dei Rifiuti del Sindaco, permetterà alla città di dotarsi degli asset impiantistici in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti posizionando l’azienda come player e operatore industriale di riferimento nazionale per l’economia circolare, benefici di sostenibilità economica e ambientale. Si tratta di un piano che punta ad accrescere il tasso di autonomia gestionale nel medio termine e a migliorare già dall’anno corrente, anche attraverso investimenti nel 2023 su infrastrutture e attrezzature pari a 93 milioni di euro, i servizi di raccolta dei rifiuti, pulizia e spazzamento.
Roma è un unicum nazionale per dimensioni, caratteriste morfologiche e complessità. AMA effettua quotidianamente interventi di igiene urbana operando su un’area pari a 7 volte quella di Milano, 11 volte quella di Napoli e 13 di Bologna. Il primo obiettivo del Piano strategico è quello di portare la qualità dei servizi di igiene urbana al livello delle più virtuose città e capitali europee.
Saranno ottimizzati i servizi dedicati al recupero dei rifiuti a bordo cassonetto; potenziate le attività di spazzamento e lavaggio meccanizzato su tutto il territorio e introdotto un nuovo servizio ad hoc per il decoro di 100 piazze, effettuato con nuove spazzatrici semi-automatiche. La riorganizzazione dei servizi passerà anche dal rinnovamento della flotta aziendale, con l’arrivo di circa 300 mezzi nuovi già nel 2023, e dal piano assunzioni: fino a 600 lavoratori e lavoratrici in più, al netto del turnover, entro il Giubileo del 2025. Per gli eventi giubilari verrà predisposta una task force dedicata.
Il nuovo Piano Industriale punta ad abbattere la dipendenza da terzi della municipalizzata capitolina e ad aumentare la sua autonomia nella gestione integrata dei rifiuti raccolti dall’attuale 13% a oltre il 70% mediante la realizzazione di 8 nuovi impianti per il trattamento delle diverse frazioni: i due già autorizzati per i rifiuti organici, due per il trattamento di carta e plastica e quattro impianti più piccoli: uno per i materiali assorbenti, uno per i rifiuti tessili, uno per gli oli esausti e uno per le terre di spazzamento.
Sarà previsto anche un potenziamento delle attrezzature relative a trattamento e “filmatura”, al fine di garantire il conferimento del rifiuto urbano residuo anche in assenza di impianti di destino nell’ATO di riferimento. Oltre a garantire la certezza e il controllo degli sbocchi, il nuovo asset impiantistico porterà a una riduzione significativa dei costi di trattamento dei rifiuti e ad un aumento dei ricavi dalla vendita dei materiali differenziati, con oltre 100 milioni di risparmi netti, rispetto ad oggi, al 2028.