Domande di moratoria sui prestiti superano 286 miliardi, circa 790.000 domande al Fondo di Garanzia per le PMI. Sace concede garanzie per 8,7 miliardi, 171 le richieste.
Si confermano su volumi elevati, oltre 2,6 milioni per un valore di oltre 286 miliardi, le domande di adesione alle moratorie sui prestiti, mentre salgono a quota 790.000 le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di Sace sono state concesse garanzie per 8,7 miliardi di euro, su 171 richieste ricevute.
Questi i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force per l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace[1].
La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, al 26 giugno sono pervenute oltre 2,6 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per 286 miliardi. Si può stimare che, in termini di importi, circa il 91% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 3% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.
Più in dettaglio, il 45% delle domande provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 190 miliardi). Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ (oltre 1,2 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per 156 miliardi, mentre le adesioni alla moratoria promossa dall’ABI (49 mila) hanno riguardato 12 miliardi di finanziamenti alle PMI.
Le domande delle famiglie[2] riguardano prestiti per circa 88 miliardi di euro. Continuano a crescere, a 177 mila, le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio di circa 94 mila euro. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie hanno raccolto quasi 480 mila adesioni, per circa 21 miliardi di prestiti.
Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari per l’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI abbiano continuato a crescere nella settimana dal 19 al 26 giugno, a quasi 976 mila domande per un importo di finanziamenti di oltre 68 miliardi. I prestiti erogati sono aumentati in modo ancora più rapido. In particolare, al 26 giugno sono stati erogati oltre l’82% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo. La percentuale di prestiti erogati risulta in ulteriore crescita rispetto alla fine della settimana precedente.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 792.565 le richieste pervenute dagli intermediari al Fondo di Garanzia dal 17 marzo al 7 luglio 2020 relative alle garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 47,9 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 788.663, pari ad un importo di circa 47,5 miliardi di euro. Di queste, oltre 692.931 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 13,8 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore. Al 7 luglio (data dell’ultima seduta del Consiglio di gestione) sono state accolte 777.272 operazioni, di cui 773.638 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.
Salgono a circa 8,7 miliardi di euro i volumi complessivi delle garanzie nell’ambito di “Garanzia Italia”, lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 6,7 miliardi di euro riguardano le prime tre operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 2 miliardi di euro circa i volumi complessivi garantiti in procedura semplificata, a fronte di 168 richieste di Garanzia gestite ed emesse entro 48 dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche e società di factoring.
[1] Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.[2] La categoria “famiglie” qui utilizzata include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come ad esempio le imprese artigiane.Credito e liquidità per famiglie e imprese: domande di moratoria sui prestiti superano 286 miliardi, circa 790.000 domande al Fondo di Garanzia per le PMI. Sace concede garanzie per 8,7 miliardi, 171 le richieste