Bollette del tributo locale per i rifiuti (TARI), c’è stata una riduzione dei costi proporzionalmente all’ottimo dato sulla raccolta differenziata in continua crescita? No secondo quanto urlato a gran voce da Dario Di Luzio, che negli anni di Consiglio Comunale 2013-2018 e poi anche fuori dal Palazzo ha analizzato, studiato ed elaborato tanta documentazione proprio relativa alla gestione dei rifiuti, delle tariffe e sui costi-organizzazione del complesso ed articolato servizio.
Di Luzio lei è stato Consigliere Comunale nella precedente legislatura, la sua attività politica è sempre stata attenta e costruttiva, come spiega le tariffe che non scendono proporzionalmente alla crescita della differenziata?
‘Le bollette sono aumentate negli ultimi anni nonostante ci sia stato un significativo incremento delle percentuali di differenziata, oltre un servizio complessivo di raccolta in ogni angolo del territorio comunale che si è strutturato ed armonizzato e dovrebbe avere quindi un impatto minore sui costi complessivi iniziali. Una percentuale che migliora tantissimo grazie al costante impegno e la dedizione che ogni giorno i cittadini, le famiglie e le attività produttive di Velletri mettono in atto appunto per ben dividere e conferire in modo corretto ogni tipo di rifiuto, ovviamente importante e da apprezzare anche il lavoro capillare degli operatori della Volsca Ambiente, ma nonostante le percentuali di ogni singola voce (codice CER – che vengono poi anche in parte venduti-commercializzati per il riciclo), sianoo in ottima crescita, le bollette non si riducono. II cittadini e le imprese sono le due categorie previste dalla norma che pagano interamente il servizio. Il piano industriale viene elaborato ogni anno dagli uffici comunali preposti e dal gestore del servizio, passa poi in Commissione e dopo votato in Consiglio Comunale. Da lì si parte per le attribuzioni dei coefficienti e dei singoli importi, ci sono poi da tenere in considerazioni le cifre mancanti, residui attivi, di chi non paga il tributo locale e rimane il costo. Credo che serva una progettualità diversa, una nuova riorganizzazione generale rispetto a 10 o 15 anni fa. Va ridisegnato tutto il servizio ed il ciclo dei rifiuti a Velletri’.
Che fare per gestire diversamente il complesso ed articolato ciclo dei rifiuti in un territorio come quello veliterno molto vasto e tanto abitato. Dario Di Luzio lei quale soluzioni propone?
‘Il documento finale della commissione speciale rifiuti evidenziava delle soluzioni e delle linee guida, pochissimo è stato fatto di quanto deliberato all’unanimità dei presenti in quell’importante Consiglio Comunale di fine 2015. La mia idea oggi è comunque quella di rimodulare le attività di raccolta, non si possono trovare dal tardo pomeriggio cumuli di rifiuti differenziati in ogni angolo della città, del centro storico, mucchi di sacchi “pronti” per essere ritirati nelle ore successive, questo sia per una questione di decoro e di immagine ma anche per aspetti igienico-sanitari con animali che scorribandano nelle zone. In diverse città già ci sono, soprattutto nei centri storici ed urbani come il nostro, delle zone-aree centralizzare per il conferimento di ogni tipo di rifiuto che può avvenire in ogni ora ed ogni momento, ideale quelle strutture a scomparsa anche con l’utilizzo della tessera personalizzata per ogni utente, funzionale poi per rimodulare la bolletta e premiare chi è più virtuoso. Tra le altre cose è importante realizzare subito un’altra isola ecologica per gli ingombranti e i rifiuti speciali oltre quella di via Troncavia che a volte ha lunghe code per conferire. E’ stata individuata l’area idonea in contrada Colle Caldara, ma tutto è inspiegabilmente fermo. Serve inoltre incrementare le compostiere domestiche soprattutto per chi vive nelle campagne, proponendo importanti e premianti riduzioni degli importi e super sconti in bolletta per chi utilizza questo sistema e riduce l’umido da conferire, umido che poi diventa con una decomposizione naturale utile per l’agricoltura.Occorre posizionare poi diverse foto-trappole, benissimo l’attività di stimolo in questo aspetto di Difendere Velletri e dall’ottimo Consigliere Paolo Felci che ha portato l’argomento in Consiglio Comunale per le procedure e gli atti amministrativi previsti. Apprezzabile il posizionamento dei dispositivi per la raccolta come quelli posizionati al campo sportivo, via Lata-Ponte Bianco oppure nella Circonvallazione di Ponente, ma non sono sufficienti ne servono altri. Bisogna lavorare per installare dei mini-micro ridottissimi impianti di comunità per l’umido, con due o tre strutture si risolve la questione del FORSU di tutta Velletri appunto senza fare il mega impianto dei rifiuti ai Cinque Archi. Su quanto evidenziato non ho nessun problema nel partecipare ad un confronto pubblico e spiegare nel dettaglio ogni mia proposta, con atti alla mano.
Di Luzio, lei ha anche fatto parte proprio della commissione speciale rifiuti costituita nel gennaio 2015 per valutare e capire se per il territorio di Velletri serviva realizzare un grande impianto industriale rifiuti ai Cinque Archi. Che ricorda di quel lavoro svolto?
Molto impegnativo sicuramente, però alla fine il mega impianto industriale per il trattamento dei rifiuti che qualcuno voleva realizzare in zona Cinque Archi – Lazzaria, è stato fermato proprio grazie all’ottimo lavoro portato avanti dalla commissione speciale rifiuti ben guidata dal dott. Giorgio Greci. L’atto finale della commissione è la deliberazione del Consiglio Comunale n. 99 del 17 dicembre 2015, tutti possono leggere la relazione conclusiva, èatto pubblico. C’è stato un lavoro certosino e puntiglioso durato diversi mesi, con umiltà e dedizione abbiamo ascoltato in più audizioni molti esperti, le associazioni e i comitati, preso visione di tantissimi documenti e dopo un sano confrontosi è appunto smontata pezzo pezzo l’idea progettuale di realizzare un grande impianto, che il centro-sinistra ed il PD,voleva realizzare con la Volsca Ambiente nel cuore del comparto agricolo veliterno. Volevano fare una struttura molto grande per circa 35.000 tonnellate annuali di FORSU (umido) assolutamente sovradimensionata per quanto viene prodotto nel nostro territorio comunale circa 3/4.000 tonnellate annuali, con perplessità significative anche legate ai trasporti, alle rilevanti falde acquifere presenti in zona, alla vicinanza con il super-carcere, al costoso importo per la realizzazione (19 milioni di euro) e soprattutto sulla salute e sull’impatto economico-comunicativo per il tesoro indiscusso di Velletri, la sua genuina agricoltura e i prodotti di ortofrutta che si producono. Purtroppo non è chiusa definitivamente la questione, da capire bene che intenzioni hanno i vertici della Volsca Ambiente, partendo dal nostro Comune. Temo che alcuni amministratori presenti nella cabina di regia della stessa società municipalizzata non siano intenzionati a fermare la progettazione e la realizzazione sul territorio veliterno di questo mega impianto per la gestione dei rifiuti, c’è infatti una variante progettuale del 22 febbraio 2021 depositata in Regione Lazio ufficio VIA (valutazione impatto ambientale) che praticamente riattiva le speranze di chi vuole comunque realizzare il mega impiantoai Cinque Archi. Mi piacerebbe – ha concluso Di Luzio – avere un confronto con chi vuole questo nel nostro comparto agricolo di pregio’.