Si apre oggi la campagna estiva antincendio boschivo 2022, così come stabilito dalle raccomandazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri rivolte a Regioni, Province Autonome e ai Ministeri interessati, consultabili sul sito www.protezionecivile.gov.it.
La campagna estiva dello scorso anno è stata caratterizzata da una serie di eventi di particolare rilevanza che hanno richiesto l’adozione di misure straordinarie per garantire una adeguata risposta operativa del Sistema, sia a livello regionale che nazionale.
Come sottolineato nelle raccomandazioni, “l’andamento della campagna della scorsa estate ha evidenziato l’esigenza di un ulteriore rafforzamento dell’approccio integrato alla gestione del rischio da incendi boschivi, coinvolgendo ancor più la componente statale”.
In tal senso, per la stagione estiva 2022, è stata aumentata la disponibilità della flotta nazionale che, nel periodo di massima attenzione, potrà contare su ulteriori 4 mezzi aerei rispetto alla precedente campagna estiva. In totale la Flotta aerea dello Stato sarà composta da 34 mezzi aerei – di cui 24 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (15 Canadair, 5 elicotteri Erickson S64F e altri 4 AB-412) e 10 della Difesa (8 elicotteri delle Forze Armate e 2 elicotteri dei Carabinieri).
Il documento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 3 giugno 2022, è stato trasmesso a tutte le Amministrazioni coinvolte a vario titolo nelle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, al fine di favorire maggiormente l’azione sinergica delle componenti regionali e statuali.
Nell’ambito del progetto europeo “RescEU-IT”, due Canadair dislocati sul territorio italiano, se non impiegati per le necessità nazionali, saranno attivati, su richiesta di Bruxelles, in uno degli altri Paesi dell’Unione che dovessero trovarsi in situazioni di criticità. Il progetto unionale assicura risorse aggiuntive a sostegno dei Paesi impegnati a rispondere a catastrofi di particolare entità, anche al di fuori dell’Unione Europea.
L’impiego della flotta nazionale sarà come sempre coordinato dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione Civile.
È utile infine ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 115 o, dove attivato, al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.
Rischio incendi boschivi
Il 30% della superficie del nostro Paese è costituito da boschi, caratterizzati da un’ampia varietà di specie che nel corso dei millenni si sono adattate alla straordinaria variabilità dei climi, da quelli subaridi dell’estremo sud della penisola a quelli nivali dell’arco alpino. Il patrimonio forestale italiano, tra i più importanti d’Europa per ampiezza e varietà di specie, costituisce un’immensa ricchezza per l’ambiente e l’economia, per l’equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio. I boschi, inoltre, sono l’habitat naturale di molte specie animali e vegetali.
Tuttavia ogni anno decine di migliaia di ettari di bosco bruciano a causa di incendi di natura dolosa o colposa, legate alla speculazione edilizia, o all’incuria e alla disattenzione dell’uomo. Negli ultimi trent’anni è andato distrutto il 12% del patrimonio forestale nazionale.
Le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l’asportazione dello strato di terreno superficiale.
I mesi a più elevato rischio sono quelli estivi, quando la siccità, l’alta temperatura ed il forte vento fanno evaporare parte dell’acqua trattenuta dalle piante, determinando condizioni naturali favorevoli all’innesco e allo sviluppo di incendi.