Dal 27 ottobre 2021, il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia: una mostra che ripercorre – con opere provenienti dal Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da altre raccolte pubbliche e private – le tappe dell’intera parabola artistica di Gustav Klimt, il suo aspetto “pubblico”, e, oltre a presentarne il ruolo di cofondatore della Secessione viennese, per la prima volta indaga sul rapporto dell’artista con l’Italia, narrandoci dei suoi viaggi e dei suoi successi espositivi.
La rassegna – curata da Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna – presenta anche una selezione di dipinti e sculture di altri artisti, che supporta il racconto del periodo della Secessione viennese e dell’influsso di Klimt in Italia.
Ospite d’eccezione della mostra sarà Ritratto di Signora (1916-17), trafugato dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato nel 2019.
A seguire Piacenza – dove saranno rinnovate le prestigiose collaborazioni internazionali – che presso la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e altri spazi contigui ospiterà la mostra Klimt intimo, che si terrà dal 5 aprile 2022, secondo grande evento curato da un comitato scientifico composto da Gabriella Belli, Elena Pontiggia, Lucia Pini, Valerio Terraroli.
L’esposizione offrirà al pubblico uno sguardo inedito e particolare sulla vicenda del grande artista viennese. Partendo dall’opera ritrovata della Galleria Ricci Oddi, la mostra si propone come scoperta di un “Klimt ritrovato” anche nella sua dimensione più intima e personale, fino ad ora sfuggente, restituendo attraverso opere e documenti lo spessore di una vicenda umana e artistica a un tempo.
Klimt pubblico e Klimt privato, due mostre che si completano e si integrano, da visitare entrambe per conoscere a fondo il grande artista.
La mostra di Roma, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è co-prodotta da Arthemisia, che ne cura anche l’organizzazione, con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation. A Piacenza la mostra, prodotta e organizzata da Arthemisia, vedrà anche la partecipazione del Comune di Piacenza e della Galleria Ricci Oddi.