Edizioni Ad Maiora pubblica “Geotecnica sismica per la progettazione dell’architettura”, primo libro tecnico di Emanuel Acciarito, architetto classe ’80, laureatosi in architettura presso l’Univerità di Roma “La Sapienza”.
Il rispetto, la sensibilità e il fascino per la materia “terra”, hanno spinto l’architetto a cimentarsi in un percorso, definito dallo stesso autore, “un bel viaggio” che va oltre quella linea di sezione che divide l’opera architettonica da quella parte visibile ad occhio nudo da chiunque, a quella non visibile, ma non per questo, meno interessante dell’altra.
La geotecnica è la disciplina che si occupa di studiare la meccanica delle rocce e delle terre, e della sua applicazione nelle opere civili, edili e ambientali.
Il testo “Geotecnica sismica per la progettazione dell’architettura” si pone proprio come obiettivo principale quello di inquadrare la materia della geotecnica, sotto l’aspetto dell’architettura, quando questa si relaziona con la terra, chiarendo nello specifico, anche le competenze professionali che la riguardano, secondo le norme tecniche delle costruzioni del 2018 e secondo un personalissimo punto di vista dell’autore, che fa, della sua esperienza e della sua visione nel suo campo, uno specifico inquadramento della disciplina geotecnica nell’ambito dell’architettura e in quello delle costruzioni, sotto un aspetto, se vogliamo, romantico e appassionato sulla importanza della multidisciplinarità della professione dell’architetto anche sotto l’aspetto della tutela e della salvaguardia dell’ambiente e del territorio coinvolto.
Il continuo sviluppo dell’ambiente urbano e delle conseguenti e necessarie infrastrutture implica una sempre maggiore necessità di acquisire e sviluppare specifiche competenze geotecniche nell’ambito della progettazione delle opere civili, edili e ambientali, a cui, nessun professionista tecnico, non può più sottrarsi secondo l’autore, dal suo approfondimento, al di là della sua diretta competenza con la materia della geotecnica, perché deve restare come principale obiettivo della società, quello di tutelare quanto più possibile i territori, senza però arrestare gli sviluppi, se questi interventi potessero essere impostati a priori, con assoluta intelligenza.
Scritto come un saggio narrativo, ma pensato come un manuale tecnico e scientifico, questo testo rappresenta un percorso in cui andare continuamente alla scoperta della bellezza che ci riserva la parte della costruzione che non vediamo ad occhio nudo, perché nascosta da quel volume di terra manomesso dall’uomo.
E come un viaggio aperto all’orizzonte infinito, senza una vera e propria meta, questo libro, nella sua lettura, va percorso, non per riuscire a dare delle risposte a delle nozioni acquisite da altri, ma bensì per rilanciare il tema ad altre importanti questioni che non possono essere esuli dal considerare che un simile approccio al tema, con un utilizzo della formula scientifica molto residuale, possa essere utile per aiutare il lettore che si avvicina per la prima volta a questa materia, ad approcciarsi al tema del materiale “terra”, con una prospettiva aperta anche verso la tutela e la salvaguardia ambientale del territorio coinvolto dalla costruzione dell’opera, nel momento in cui questo stesso materiale viene nella sua forma maneggiato per piantarvi appunto quell’opera architettonica tanto desiderata.
Emanuel Acciarito è un architetto attento ed interessato osservatore del mondo che lo circonda e di tutte quelle tematiche che riguardano lo sviluppo eco-sostenibile ed efficiente della “Smart City”. Questa sua attenzione verso ciò che egli vive direttamente da tecnico e da cittadino nel contesto antropizzato,lo porta da sempre con medesima dedizione e cura del particolare a trattare con diverse forme di comunicazione il tema delle nuove costruzioni, sia sulla città impiantata su un tessuto urbano storico che su uno costruito futuro e nuovo, sempre con grande riguardo nei confronti del sito, che lo stesso autore ha voluto affrontare anche in questo suo primo lavoro editoriale.