«Dal 1° giugno l’intero comparto dell’ospitalità a tavola ha ricominciato a respirare aria di lavoro e si troverà, da subito, a dover far fronte al Tax day. Il 30 giugno, infatti, cadrà la mannaia di 144 (centoquarantaquattro) scadenze fiscali. Mai momento fu meno opportuno. Il settore Horeca non merita ulteriori problemi, oltre a quelli creati finora da scelte politico-ideologiche che lo hanno severamente penalizzato».
«Sta per arrivare una valanga di versamenti, adempimenti, comunicazioni, dichiarazioni e istanze. Quello che serve è un patto fiscale. È del tutto evidente, infatti, l’urgenza di una proroga per alcune di queste scadenze e la cancellazione per altre, in modo che il comparto traino del made in Italy possa avere il tempo di riprendersi economicamente», ha concluso Paolo Bianchini.