Dopo una seduta durata tre giorni, il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi, ha approvato il Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr) con 33 voti favorevoli e 14 contrari. E’ la seconda volta, in questa legislatura, che l’assemblea della Pisana licenzia la delibera consiliare che contiene lo strumento urbanistico di tutela del paesaggio. La prima era avvenuta nell’agosto del 2019, ma quel Piano, dopo il ricorso del governo, non ha superato l’esame della Corte costituzionale: la delibera è stata bocciata perché non rispecchiava i requisiti previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio, il codice Urbani, secondo il quale il Ptpr deve essere elaborato con il procedimento della copianificazione fra Regione e ministero della Cultura.
Dopo la sentenza, dunque, si è riaperto il processo che ha portato all’accordo fra giunta regionale e ministero e al documento sottoposto all’attenzione del Consiglio. Un documento, per stessa ammissione dell’assessore all’Urbanistica, Massimiliano Valeriani, “blindato”, visto che ogni modifica avrebbe riportato tutto alla casella di partenza.
E, infatti, in questi tre giorni, sono stati respinti dall’aula tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione, in particolare dai gruppi Fratelli d’Italia e Lega. Proprio questo aspetto è stato al centro degli interventi dell’opposizione che hanno a più riprese sottolineato lo svilimento del ruolo del Consiglio. Di opposto parere la maggioranza è l’assessore Valeriani che hanno parlato di un “provvedimento che mette fine alla jungla esistente e dà certezze ai territori”.