Come evolve e si consolida lo scenario del programma innovativo FARE Lazio. Gli obiettivi e le aspettative dei co-investitori privati dei quattro accordi quadro sinora sottoscritti e delle sei piattaforme di equity crowdfunding convenzionate con il Fondo regionale che investe direttamente nel capitale di rischio. Al via, da luglio, una serie di webinar per raccontare le opportunità e le prospettive nate dagli accordi quadro con i co-investitori di INNOVA Venture.
Nell’ambito del venture capital, in questi ultimi anni, la Regione Lazio, attraverso Lazio Innova, ha saputo realizzare una strategia innovativa di investimento in controtendenza alle politiche del settore, non solo territoriali.
Un progetto che nasce con la precedente programmazione POR FESR e che ha dato vita ad un’esperienza “pilota” che coniuga le opportunità offerte dall’Europa attraverso i Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) con i capitali di co-investitori privati. Uno strumento che ha investito complessivamente 30 milioni di euro (20 pubblici e 10 privati) in 33 imprese, quasi tutte startup: ad oggi sono 9 le exit realizzate, alcune di particolare successo anche economico. Il programma regionale ha avuto inoltre una ricaduta significativa anche sull’occupazione con oltre 300 addetti, di cui più del 60% assunti grazie agli investimenti realizzati.
Numeri importanti sulla base dei quali è stato possibile avviare un nuovo progetto della Regione Lazio per la crescita, a livello territoriale, del mercato del venture capital che ha beneficiato di una solida e affidabile rete di partner dimostratasi fondamentale per il suo successo: dal Comitato di Investimento di Fare Venture, al ruolo di Fondo Italiano d’Investimento, dall’AIFI ai gestori di molti fondi fino a primari studi legali del settore. Un rete attraverso la quale è stato possibile conciliare e “tenere insieme” le differenze di due diversi mondi: quello degli interventi pubblici con aiuti di stato e le istanze provenienti dal mercato.
È su tali presupposti che la Regione ha lanciato nel 2019 “FARE Venture”, evoluzione di questo “modello Lazio” che vede oggi co-esistere due strumenti distinti ma complementari.
Uno è LAZIO Venture, il nuovo fondo di fondi di 44 milioni di euro che ha investito in 4 FIA (Fondi Chiusi di Investimento Alternativi) paralleli e gestiti da primari soggetti professionali che, associando una quota del 40% di capitali privati di altri FIA privati sempre gestiti dai medesimi soggetti, investiranno nelle imprese target del Lazio. Questo Fondo ha introdotto delle innovazioni rilevanti come lo schema standard di “fondo parallelo” che è finalizzato a far concentrare territorialmente il fondo pubblico regionale e “segregare” le complessità derivanti dai fondi comunitari gestiti. Ulteriori novità sono la previsione di una ripartizione asimmetrica dei profitti a favore degli investitori privati e l’abbinamento di un contributo ai gestori per rafforzare le attività di scouting nel Lazio. Questi fondi, ad oggi, hanno già effettuato cinque investimenti per oltre 3,5 milioni di euro, mobilitando capitali privati aggiuntivi per 4,2 milioni.
L’altro fondo è INNOVA Venture, che investe direttamente nel capitale di rischio di startup e imprese oltre 22 milioni di euro. Si ispira alla buona pratica del precedente Fondo POR I.3, rispetto al quale sono state introdotte due significative innovazioni, oltre alla ripartizione asimmetrica dei profitti per i privati che moltiplicano e accelerano le opportunità di investimento per le startup del territorio.
Una riguarda la possibilità di sottoscrivere degli accordi quadro strutturali di co-investimento con acceleratori, business angel e venture capital: al momento ne sono stati sottoscritti già 4 della durata di due anni e per un valore complessivo di 8 milioni.
L’altra è l’opportunità di co-investire insieme ai capitali raccolti dalle startup tramite le piattaforme di equity crowdfunding e sono già 6 quelle convenzionate.
In questa nuova strategia i due Fondi regionali, evitando effetti di “spiazzamento”, coesistono e si rafforzano a vicenda, differenziandosi sia nelle fasi di investimento che nelle imprese target, lasciando al fondo diretto INNOVA Venture quelle con business model più resilienti e a cui servono capitali più “pazienti”, così come quelle ad alto potenziale ma più rischiose perché ancora meno pronte.
E proprio su questo secondo strumento diretto, INNOVA Venture, ci sono importanti novità che riguardano gli accordi di co-investimento sottoscritti. Per raccontare cosa bolle in pentola, abbiamo chiesto ai partner coinvolti quali sono, dal loro punto di vista, le aspettative rispetto al Fondo e quali le opportunità per le imprese e le startup del territorio.
Per quanto riguarda le piattaforme Equity Crowdfunding, Mamacrowd accoglie “con entusiasmo il nuovo processo di co-investimento ideato da Innova Venture, che rafforza ulteriormente la partnership che da anni ci lega. Questo nuovo strumento può rafforzare i round chiusi in campagna su Mamacrowd, capitalizzando ulteriormente le emittenti e portando un’ulteriore validazione alla nostra platea di investitori retail. Uno degli obiettivi di Mamacrowd è accrescere gli strumenti a disposizione delle aziende del nostro Paese per ridurre costantemente la distanza con gli investitori e massimizzare il risultato delle campagne di fund raising”.
Matteo Masserdotti, CEO & Founder di 200crowd, ritiene che “per sostenere lo sviluppo dei settori ad alto impatto innovativo è fondamentale fare sistema, applicare logiche e regole comuni di investimento, mettere a fattor comune le risorse per la crescita di tutti. In questo momento in cui dobbiamo maggiormente guardare al futuro e investire risorse per creare le condizioni per la ripresa, il supporto che le istituzioni danno al sistema, attraverso strumenti come Innova Venture, è di primaria importanza e ancora di più lo è il fatto che questi strumenti possono essere attivati insieme agli attori dell’ecosistema, come le piattaforme di crowdfunding. Business Angel, fondi di venture capital e investitori retail possono, uniti, dare un grande contributo alla ripartenza dell’economia reale”.
Un’unità rimarcata anche da BacktoWork, la cui mission è “veicolare il risparmio privato verso l’economia reale, con l’obiettivo di far crescere il tessuto imprenditoriale, generando benessere per la comunità, posti di lavoro ma anche un rendimento interessante per gli investitori. Siamo convinti che affiancando il co-investimento del fondo Lazio Innova a quello di investitori privati tramite la nostra piattaforma si possa creare un circolo virtuoso in grado di accrescere l’attrattività delle offerte, velocizzare lo sviluppo delle aziende e, quindi, il ritorno per gli investitori. La sinergia tra privato e pubblico, come già successo in altri Paesi, può essere la ricetta giusta per dare un boost all’ecosistema dell’innovazione che, in questo periodo in particolare, ha una grande esigenza di nuovi capitali per consolidarsi e scalare”.
Per Doorway l’obiettivo è “supportare le startup e le PMI del Lazio creando il matching di investimento con gli investitori target della nostra piattaforma e Innova Venture. Grazie all’alleanza strategica con PMI CAPITAL, la piattaforma di IR Top Consulting dedicata ad AIM Italia (il mercato azionario dedicato alla crescita delle PMI), si contraddistingue nel panorama nazionale come hub di finanza alternativa unico in Italia per la raccolta di capitale di rischio e di debito e le operazioni di Equity crowdlisting propedeutiche a successive quotazioni in Borsa. Doorway riesce quindi ad offrire alle startup e PMI del Lazio uno strumento innovativo che le accompagni nel percorso di finanza straordinaria dalla fase di startup, alla fase di scaleup alla dimensione di PMI, sino alla quotazione in Borsa, che rappresenterà anche una modalità di exit e secondario per gli investitori, grazie alla collaborazione con IRTop Consulting che agisce in qualità di advisor finanziario su AIM. Infine ci focalizziamo anche nella fase successiva al funding, attraverso un Financial dashboard proprietario che viene messo gratuitamente a diposizione delle aziende investite e degli investitori per garantire un percorso strutturato di trasparenza economico finanziaria e di dialogo con gli investitori sugli sviluppi strategici del modello di business”.
Per Starsup “la partnership con Lazio Innova, che permetterà di apportare capitali aggiuntivi dalle campagne di equity crowdfunding, rappresenta un elemento molto importante nell’attuale percorso di crescita nostro e del mercato. Quello della Regione Lazio è un modello pioneristico che mira a far crescere le aziende innovative attraverso la sinergia tra venture capital ed equity crowdfunding, un modello innovativo di collaborazione che ci auguriamo possa svilupparsi il più possibile ed essere precursore di altre iniziative simili anche in altri territori. Da sempre siamo molto presenti nel territorio laziale e stiamo già selezionando le prime aziende che potrebbero essere interessate all’iniziativa; abbiamo da subito registrato un forte interesse. D’altra parte le potenzialità dell’iniziativa sono elevate: da un lato, le caratteristiche dell’equity crowdfunding, la creazioni di community, l’azionariato diffuso, il coinvolgimento degli stakeholder e l’innesto di capitale «paziente», dall’altro lato l’ingresso nel capitale della società di un investitore «istituzionale», in grado di apportare ulteriore forza allo sviluppo industriale delle aziende innovative, rendono questo strumento molto competitivo e attraente. Noi, come pionieri del settore, prima piattaforma di equity crowdfunding autorizzata in Italia, nel 2013, siamo molto contenti di poter fornire, tra i primi, anche questa opportunità che, in una logica di mercato, mira a unire, rafforzandole, risorse pubbliche e risorse private”.
Carlo Allevi, amministratore delegato di WeAreStarting, evidenzia come “dopo la soddisfazione di essere diventati partner di questo ambizioso programma di Lazio Innova, ne abbiamo accolto con grande piacere la revisione che rende ancora più centrale il ruolo dei portali di equity crowdfunding autorizzati da Consob tra gli operatori qualificati per attivare processi di co-investimento. Anche insieme allo European Crowdfunding Network e in particolare all’Italian Strategic Group, abbiamo sostenuto l’opportunità di assimilare gli investimenti tramite portali di equity crowdfunding agli investitori tradizionali tipicamente presi in considerazione per i meccanismi di matching fund, dato che molti portali di equity crowdfunding compiono una valutazione approfondita e nel complesso mobilitano, grazie ai propri iscritti, investimenti significativi. In questa fase di crisi, dove le startup sono particolarmente sprovviste di strumenti di sostegno e al tempo stesso possono approfittare di nuove opportunità di mercato, è utile una partecipazione di un fondo nell’ottica di co-investitore, anche a fianco dei piccoli investitori. Nel corso dei nostri anni di attività, abbiamo apprezzato la qualità di molte imprese innovative laziali e siamo felici di essere parte di uno strumento che, grazie alle recenti modifiche, potrà essere ancora più efficiente a vantaggio dell’economia reale della regione. Abbiamo già iniziato a sottoporre alcuni profili di società al comitato di valutazione e speriamo che nei prossimi mesi alcune di queste arrivino ad ottenere il riscontro positivo da parte di Innova Venture, in modo da accelerare il proprio sviluppo con fondi essenziali per la crescita di una startup”.
Sul versante degli accordi quadro sottoscritti con i co-investitori privati, per l’AD di Digital Magics, Marco Gay, “l’accordo di co-investimento con Lazio Innova è un segnale concreto e importantissimo a sostegno della fase seed delle startup, momento strategico per la loro crescita e fase in cui bisogna sostenere con fiducia i talenti italiani che vogliono diventare imprenditori.Inoltre questa collaborazione rafforzerà la nostra attività su un territorio dalle grandi potenzialità, come il Lazio, grazie ad un partner importante come Lazio Innova. Per noi è l’inizio di un cammino insieme, che ci auguriamo sia un punto di partenza per la crescita dell’ecosistema startup a livello nazionale”.
Da parte sua Boost Heroes rimarca come sia “da sempre impegnata a supportare la crescita e le attività delle startup italiane attraverso un programma specifico di mentorship, investimento e comunicazione (B Heroes) che ci ha portati solo nell’ultimo anno a incontrare più di 500 startup in 35 diversi investor day sparsi su tutto il territorio nazionale. Il nostro obiettivo è stato da subito quello di far emergere le realtà più promettenti e fornire loro gli strumenti e i consigli più utili per scalare il più rapidamente possibile, per questo abbiamo deciso di aderire con entusiasmo all’iniziativa portata avanti da Lazio Innova. Siamo fortemente convinti che le azioni congiunte tra pubblico e privato siano il mix perfetto in grado di far fare il salto di qualità necessario all’ecosistema delle startup italiane a anche al mondo del Venture Capital italiano”.
Per LVenture Group “con questo accordo quadro di co-investimento rafforziamo il supporto finanziario alle startup innovative che operano nel Lazio: Innova Venture potrà così co-investire nelle startup accelerate da LVenture Group e seguire gli investimenti nelle fasi successive. Le startup che parteciperanno al programma di accelerazione LUISS EnLabs, l’acceleratore d’impresa di LVenture Group, potranno ricevere un investimento pre-seed fino a 200 mila euro, di cui 80 mila da parte di Innova Venture e 120 mila da parte di LVenture Group: una grande opportunità in termini di liquidità per le startup accelerate, considerando anche le difficoltà causate dalla crisi Covid-19. Il programma, che si svolgerà presso l’Hub di LVenture Group alla Stazione Termini, è di 5 mesi, durante i quali le startup impareranno a lavorare con la metodologia scrum, verranno assistite nella definizione di obiettivi misurabili dal Team di Accelerazione di LVenture Group e da esperti e founder di startup con competenze tecniche in ambito UX e UI, marketing e comunicazione. La prossima call di LUISS EnLabs apre a luglio 2020. Grazie all’accordo quadro sottoscritto, inoltre, Innova Venture potrà seguire l’investimento nelle fasi successive fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, assicurando alle startup accelerate più promettenti continuità operativa e ulteriore supporto nella crescita”.
Per Antonio Leone, presidente di Italian Angels for Growth, “IAG è stata riconosciuta ancora una volta come un player fondamentale nel seed capital. Siamo partner di riferimento per molte istituzioni, e l’accordo con Lazio Innova conferma ancora una volta il nostro importante ruolo nell’ecosistema delle startup. Il modello IAG, grazie ai nostri oltre 200 soci, è un mix di finanza e competenze che risulta essere determinante per il successo di una startup in fase seed. Oltre al nostro costante presidio internazionale abbiamo l’obiettivo di essere sempre più capillari a livello italiano grazie a relazioni con partner di eccellenza locali”.
Dunque questo lo stato dell’arte di INNOVA Venture.
Lazio Innova – per far comprendere meglio quali opportunità offre il programma regionale alle startup che hanno idee e soluzioni innovative e che sono interessate al Fondo – lancerà sulla piattaforma digitale Zoom una serie di webinar in collaborazione con alcuni dei co-investitori che hanno sottoscritto gli accordi quadro.
Sono 3 gli appuntamenti in scaletta: mercoledì 8 luglio alle ore 11 con Italian Angels for Growth, mentre giovedì 9 luglio saranno due gli incontri, alle ore 11 con Digital Magics e alle ore 12 con Boost Heroes.
Fonte: LazioInnova