È stato dato il via libera alla creazione della Rete per il trattamento dei disturbi legati alla nutrizione e all’alimentazione nella Regione Lazio. Il piano, che sarà approvato nelle prossime settimane, mira a implementare un modello di assistenza sanitaria strutturato principalmente sul potenziamento del setting ambulatoriale.
Un’attenzione particolare è rivolta alle nuove generazioni, sempre più colpite da problematiche legate alla salute mentale, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 12 e i 15 anni. Questo fenomeno ha spinto l’amministrazione Rocca ad autorizzare 14mila nuove assunzioni, sostenute da un investimento di 661,5 milioni di euro. Questo finanziamento garantirà alle Aziende sanitarie di erogare le prestazioni essenziali e assicurare la continuità dell’assistenza.
Il nuovo sistema sanitario regionale si fonda sul contributo fondamentale di medici di base, pediatri e equipe multidisciplinari ambulatoriali, che comprendono una varietà di professionisti: psichiatri, neuropsichiatri, psicoterapeuti, nutrizionisti, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione, infermieri e dietisti, oltre al personale amministrativo. L’obiettivo è fornire un approccio integrato e specialistico per affrontare in maniera efficace i disturbi alimentari.
Il fulcro dell’intervento terapeutico sarà l’ambulatorio territoriale di prossimità, supportato da strutture di trattamento più intensivo, a seconda della gravità della patologia. Nei casi più critici, sarà previsto il ricovero ospedaliero per i pazienti acuti. Il nuovo modello prevede la creazione di almeno un ambulatorio multidisciplinare per ciascuna Azienda sanitaria locale, dove saranno sviluppati percorsi terapeutici personalizzati sia per adulti che per minori.
Una delle novità più rilevanti introdotte dalla nuova Rete regionale è l’implementazione del “pasto assistito” in ogni ambulatorio. Questo programma di riabilitazione psico-nutrizionale combina la rialimentazione progressiva con interventi educativi e di supporto emotivo, particolarmente efficaci per pazienti affetti da anoressia nervosa e bulimia.
Infine, il piano della Regione Lazio prevede il rafforzamento delle strutture semiresidenziali e residenziali attualmente esistenti, al fine di garantire una copertura completa di tutti i livelli di assistenza necessari. L’obiettivo è offrire un supporto adeguato e potenziato per le diverse necessità dei pazienti, garantendo una risposta capillare e tempestiva alle problematiche legate ai disturbi alimentari.