Si conclude oggi, domenica 13 ottobre, l’esposizione “Liuthery” presso il Comune di Albano Laziale, un progetto che ha unito la maestria della liuteria tradizionale con la creatività contemporanea in una celebrazione sensoriale di suoni e colori. Al centro di questa sinfonia visiva e musicale, spiccano i violini, costruiti dal liutaio Gianfranco Roffi e trasformati in vere opere d’arte grazie al tocco magistrale di diversi artisti.
I violini non sono solo strumenti da suonare, ma autentiche tele su cui gli artisti hanno espresso la propria visione. Ogni strumento, pur rispettando la nobile tradizione della liuteria cremonese, porta con sé un pezzo dell’anima di chi lo ha dipinto. Le pennellate, precise e ricche di significato, trasformano la superficie lignea in un paesaggio di emozioni e narrazioni. I colori usati raccontano storie: dalle tonalità calde che evocano passioni intense, ai colori più freddi che trasmettono tranquillità e introspezione.
A guidare questa “orchestra” di strumenti dipinti è un elemento che domina l’intera esposizione: il quadro dell’artista Manlio Rondoni. Collocato in cima alla mostra, l’opera di Rondoni diventa un faro, un direttore d’orchestra immaginario che sembra dirigere l’armonia tra i violini e l’arte circostante. Il dipinto, con le sue tonalità avvolgenti e la composizione dinamica, incarna perfettamente l’essenza del progetto “Liuthery”, dove suono e immagine si fondono in un’unica esperienza.
La bottega di Roffi a Velletri è divenuta un epicentro cruciale per artisti, musicisti e intellettuali, grazie anche alla visione artistica di Luca Rondoni, figura chiave nel plasmare l’identità di “Liuthery”. Da quando si è unito al progetto nel 2023, Roffi ha diligentemente integrato elementi visivi e sonori, trasformando ogni strumento in una preziosa opera d’arte narrativa.
Ogni violino è un capolavoro personalizzato che riflette l’identità degli artisti coinvolti, utilizzando una varietà di tecniche pittoriche per esprimere emozioni e concetti attraverso l’arte. L’esperienza sensoriale non si limita al suono, ma coinvolge anche il tatto grazie alle finiture esclusive e alla cura nei dettagli.
La collezione continua a evolversi, arricchita dalle contribuzioni di artisti come Francesca Cammarota, Alessandra Cerini, Daniele Cedroni, Graziano Leoni, Claudio Marini, The Niro, Simone Piccioni, Alessia Severi, Laura Travant. Oltre alla sua bellezza estetica, “Liuthery” si immerge nei sensi con l’aroma di essenze lignee rare e comuni, e vibrazioni sonore che creano un’interazione profonda con chi suona e chi ascolta. Incorporato nel Festival Letterario Albano in Libro, sotto la guida dell’Assessora Maria Cristina Casella, “Liuthery” non solo celebra la musica ma anche promuove un dialogo interdisciplinare tra parole, suoni e immagini. È un punto di riferimento per la cultura e la creatività, riaffermando il valore dell’artigianato e dell’arte nell’esperienza umana.