Una giornata memorabile, quella di ieri, resa ancora più straordinaria dalla visita di Papa Francesco in Campidoglio. Il Santo Padre ha annunciato l’apertura di una Porta Santa in carcere, un gesto simbolico di grande impatto, che riflette la sua continua attenzione verso i più emarginati. Le parole di Papa Francesco, cariche di valori e allo stesso tempo semplici, hanno toccato il cuore di tutti i presenti.
Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha descritto l’evento come un dono straordinario. “Tantissima la collaborazione e l’amicizia fraterna nella preparazione al Giubileo,” ha dichiarato Gualtieri. “Le parole di incoraggiamento del Papa ci hanno riempito di gioia e ci caricano di responsabilità.”
In vista del prossimo Giubileo, la visita di Papa Francesco è stata il suggello di un percorso di condivisione che l’Amministrazione capitolina sta portando avanti con la Santa Sede e il Governo per organizzare al meglio questo evento storico, così importante per Roma e per il mondo intero.
In Aula Giulio Cesare, la Presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, ha aperto l’incontro portando i saluti dell’Assemblea: “Siamo felici della Sua visita oggi in Campidoglio. È la testimonianza più autentica e tangibile dell’affetto e della vicinanza alla città di Roma che si prepara in questi mesi all’Anno Santo.”
Gualtieri ha aggiunto: “Le parole del Papa sono state straordinarie. È stato molto bello il suo ringraziamento così sentito al lavoro che tutti stiamo facendo. L’attrattività turistica, l’arrivo di milioni di pellegrini sono una sfida, una responsabilità, difficili da gestire ma anche una grandissima opportunità. Il Giubileo farà Roma migliore e col Giubileo Roma parlerà al mondo.”
Papa Francesco, rivolgendosi all’Assemblea capitolina, ha sottolineato l’importanza di una collaborazione fattiva e costante tra tutte le istituzioni per rendere Roma sempre più degna del ruolo che la Provvidenza le ha riservato. “Continui Roma a manifestare il suo vero volto, un volto accogliente, ospitale, generoso, nobile.”
Tra i presenti in Campidoglio c’era anche Ubaldo, un anziano quasi ottantenne ospite di casa Nino, una delle case alloggio di Roma Capitale. Ubaldo ha consegnato una lettera al Pontefice, ringraziando per la speranza che ha trovato in Casa Nino e auspicando che altre persone in difficoltà possano trovare un luogo sicuro e accogliente.
Uno dei progetti sociali presentati oggi al Santo Padre è “Casa Speranza”, una nuova abitazione che sarà aperta in concomitanza con l’anno giubilare. Situata in via Odoardo Beccari nel quartiere Ostiense, la nuova struttura è stata sottratta alla criminalità organizzata e completamente ristrutturata. “Casa Speranza” ospiterà sei persone, offrendo un luogo sicuro e supporto quotidiano.
L’Amministrazione Capitolina ha già avviato percorsi di residenzialità diversificati, affiancando alle tradizionali case di riposo nuove forme di convivenza a carattere familiare: cohousing e case alloggio per promuovere l’invecchiamento attivo e l’autonomia. Attualmente sono attivi sei cohousing e tre case alloggio, e con Casa Speranza nuovi anziani, come Ubaldo, potranno guardare con meno timore al tempo che passa.
Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, ha dichiarato: “L’apertura di ‘Casa Speranza’ rappresenta un segno tangibile per trasformare in azioni concrete il messaggio di speranza di cui sarà testimone la nostra città attraverso il Giubileo. Un impegno al fianco di tanti anziani soli per rispondere all’appello che oggi ci ha rivolto il Papa perché ‘Roma continui a manifestare il suo vero volto, un volto accogliente, ospitale, generoso, nobile’.”
Con la visita di Papa Francesco, Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini con uno spirito rinnovato, basato sulla solidarietà, l’accoglienza e la speranza.