Il 25 maggio 2024 sarà una data che rimarrà impressa nella memoria di migliaia di fan: il leggendario gruppo rock AC/DC ha incendiato il palco di Campovolo, Reggio Emilia, con un concerto epico.
Noi c’eravamo, e abbiamo vissuto in prima persona un’esperienza indimenticabile, carica di energia, adrenalina e rock ‘n’ roll allo stato puro.
L’attesa
L’attesa per questo evento è stata lunga e febbrile. Dopo mesi di annunci, biglietti andati esauriti in pochi minuti e speculazioni sulla scaletta, il giorno tanto atteso è finalmente arrivato. Le strade di Reggio Emilia erano gremite di fan provenienti da tutta Europa per vivere una serata che prometteva di essere storica.
Fin dalle prime ore del mattino, i fan hanno cominciato a radunarsi nei pressi di Campovolo, trasformando l’area in un vero e proprio villaggio del rock. Tra bancarelle che vendevano merchandising ufficiale, cibo e bevande, e gruppi di persone che si scambiavano storie e aneddoti sui loro concerti preferiti sulla band, l’atmosfera era già elettrica. Nonostante la lunga attesa, allietata da un tempo clemente in barba a tutte le previsioni meteo, l’entusiasmo non accennava a diminuire.
Il pre-concerto
Già dal pomeriggio, Campovolo si è trasformato in una sorta di città del rock. Le band di apertura hanno contribuito a creare l’atmosfera giusta, riscaldando il pubblico con esibizioni potenti e coinvolgenti. I fan, alcuni dei quali accampati già dalla notte precedente, hanno riempito ogni angolo del vasto spazio, creando un mare di magliette nere e cappelli con le corna luminose, simbolo iconico degli AC/DC.
L’inizio dello spettacolo
Alle 20.45 in punto, le luci si sono abbassate e un ruggito di approvazione ha attraversato la folla. Le inconfondibili note hanno iniziato a risuonare, e in un’esplosione di luci e fuochi d’artificio, Angus Young, Brian Johnson e il resto della band sono saliti sul palco. L’energia era palpabile e l’entusiasmo contagioso.
Il palco, imponente e spettacolare, era un tripudio di schermi led, luci e effetti pirotecnici. Sin dalle prime note, si è capito che sarebbe stata una serata speciale. Angus Young, con il suo iconico abbigliamento scolastico e la sua inseparabile Gibson SG, ha subito catalizzato l’attenzione con il suo carisma e la sua energia esplosiva. Brian Johnson, con il suo caratteristico berretto e la sua voce potente, ha dato il via alla serata con una carica impressionante.
La scaletta
Gli AC/DC hanno regalato al pubblico una scaletta mozzafiato, una carrellata di classici e nuove hit che hanno fatto vibrare l’intera area di Campovolo. Brani come “Back in Black”, “Highway to Hell”, “Thunderstruck” e “Hells Bells” hanno scatenato cori all’unisono, con i fan che cantavano a squarciagola ogni singola parola. Angus Young ha incantato tutti con i suoi assoli fulminanti e la sua energia inesauribile.
La scaletta è stata studiata per offrire un mix perfetto tra i grandi classici e i pezzi più recenti, mantenendo sempre alta la tensione emotiva. Ogni canzone è stata accolta con un entusiasmo travolgente, con il pubblico che non ha smesso un attimo di cantare, ballare e battere le mani. Le hit più celebri come “You Shook Me All Night Long”, “Dirty Deeds Done Dirt Cheap” hanno fatto scatenare la folla, creando un’atmosfera di festa e celebrazione.
Momenti indimenticabili
Uno dei momenti più memorabili della serata è stato l’assolo di Angus. Per oltre quindici minuti, il chitarrista – sul finale – ha dato prova della sua straordinaria abilità, correndo su e giù per il palco, interagendo con il pubblico e dimostrando perché è considerato uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi. Brian Johnson, con la sua voce graffiante e potente, ha dominato il palco, coinvolgendo il pubblico in ogni canzone.
L’atmosfera
L’atmosfera era elettrica. I fan, di tutte le età, erano uniti dall’amore per la musica. Si potevano vedere generazioni diverse, dai giovani rockers agli appassionati di vecchia data, tutti accomunati dalla passione per una delle band più iconiche della storia del rock. Ogni canzone era accompagnata da cori, balli e mani alzate al cielo. La produzione, con un imponente impianto luci e effetti speciali, ha reso l’esperienza ancora più coinvolgente.
Campovolo, con la sua vasta distesa di terreno, si è dimostrato il luogo ideale per un evento di tale portata. L’organizzazione è stata impeccabile, con servizi igienici ben distribuiti, punti di ristoro facilmente accessibili e un servizio di sicurezza attento ma discreto. L’acustica, curata nei minimi dettagli, ha permesso a tutti di godere di un suono potente e cristallino, amplificando ulteriormente l’esperienza sonora.
La chiusura
L’ultimo brano è stato una celebrazione del rock, con l’intera band che ha salutato il pubblico in un trionfo di luci e suoni. I fuochi d’artificio hanno illuminato il cielo notturno di Reggio Emilia, creando un finale spettacolare degno di una band leggendaria. La folla, pur esausta, ha continuato a cantare e applaudire anche dopo la fine dello spettacolo, riluttante a lasciare quel luogo magico.
Essere presenti è stata un’esperienza straordinaria. La band ha dimostrato ancora una volta di essere una forza della natura, capace di regalare emozioni forti e indimenticabili. La magia della loro musica, l’energia del pubblico e l’atmosfera unica di Campovolo hanno reso questa serata un evento memorabile per tutti.
Per chi ama il rock, questo concerto è stato un sogno che si è realizzato. AC/DC non sono solo una band, ma un simbolo del rock e noi c’eravamo, pronti a testimoniare la potenza e la grandezza di uno spettacolo senza eguali. Campovolo ha ospitato una notte che rimarrà impressa nei cuori e nelle menti di chi ha avuto la fortuna di esserci, un tributo alla musica che trascende generazioni e continua a unire milioni di persone in tutto il mondo.