L’assessorato alle Politiche agricole della Regione Lazio ha approvato una determina relativa alla Misura 16 del Piano di Sviluppo Rurale che prevede lo stanziamento di oltre 5 milioni di euro per il finanziamento di trenta progetti per l’implementazione e lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie già attive ma ancora non testate, adattate e presenti nel contesto
regionale.
I progetti sono così ripartiti su base territoriale:
• provincia di Viterbo: n. 8 progetti per un importo di euro 1.538.035,55;
• provincia di Rieti: n. 7 progetti per un importo di euro 1.386.173,48;
• provincia di Latina: n. 8 progetti per un importo di euro 1.246.915,49;
• provincia di Frosinone: n. 6 progetti per un importo euro 1.141.365,47;
• provincia di Roma: n. 1 progetto per un importo di euro 85.867,62;
Il finanziamento di questo primo gruppo di progetti innovativi è il risultato di un’operazione di overbooking finanziario in attuazione della quale sono stati finanziati tutti i progetti valutati positivamente e ritenuti ammissibili al contributo pubblico, senza che sia necessario ricorrere alla predisposizione di graduatorie di ammissibilità con un significativo impulso all’accelerazione delle procedure per l’autorizzazione al finanziamento.
“In virtù del contributo regionale pari al 100%, le risultanze dei progetti non potranno essere registrate dai Gruppi operativi o brevettate dagli stessi, ma dovranno rimanere patrimonio della Regione e a disposizione di tutti gli operatori del settore agricolo del Lazio. Questi progetti, infatti andranno ad arricchire ed aggiornare il Catalogo delle Innovazioni ha spiegato l’assessore al Bilancio, Programmazione economica e Politiche agricole, Giancarlo Righini.
Nello specifico la Misura 16.2 consente di finanziare e realizzare progetti pilota derivanti dallo sviluppo dell’idee proposte dai 39 Gruppi Operativi. La misura 16 prevede interventi che sostengono forme di cooperazione fra almeno due soggetti, appartenenti a diverse categorie di operatori del settore agricolo, forestale e alimentare, nonché altri soggetti (Enti di ricerca pubblici o privati) che contribuiscono alla realizzazione delle priorità dell’Unione europea in materia di sviluppo rurale (AKIS), contribuisce a favorire lo scambio di conoscenze con l’obiettivo di generare nuove idee e trasformare la conoscenza in soluzioni mirate da applicare con rapidità nelle aziende e nel territorio rurale.