Sanna: “La città metropolitana investe risorse PNRR in luoghi della cultura, piena collaborazione con le attività dell’associazione”
Si è tenuta oggi a Palazzo Valentini l’Assemblea nazionale dell’AICI, Associazione delle istituzioni di cultura italiane, che conta oggi oltre 150 iscritti tra Fondazioni e Istituti culturali italiani, per l’elezione del nuovo Presidente. Il presidente uscente, l’ex ministro Valdo Spini, ha introdotto i lavori. Sono intervenuti Sergio Scamuzzi, Istituto Gramsci Piemontese, Simona Ferrantin, Isacem – Istituto Paolo VI, Daniela Mazzucca, Fondazione Giuseppe Di Vagno, Giuseppe Parlato, Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Francesco Gilioli, Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura.
In apertura, il saluto del Vice Sindaco di Città metropolitana di Roma Capitale Pierluigi Sanna.
“È con onore e piacere che ospitiamo i lavori di questa associazione, realtà centrale per il sostegno agli istituti e ai luoghi culturali che tanto hanno pagato in termini di attività e risorse, oltre ad aver subito lo stop dovuto alla pandemia. Sostenere lo sviluppo armonico del mondo della cultura è fondamentale in un Paese in cui è a rischio la connessione con la parte intelligente e intellettuale della società, specialmente tra i giovani. In particolare investendo sul lavoro, per incrementare il personale nelle funzioni di tutela, ricerca, promozione e sviluppo culturale. Come Città metropolitana, abbiamo dedicato la metà delle risorse destinate ai Comuni per i Piani Urbani Integrati, circa 50 milioni di euro, a investimenti nei luoghi di cultura. In oltre 50 Comuni del territorio metropolitano creeremo e riqualificheremo spazi, a disposizione di cittadini, studenti e ricercatori per biblioteche, archivi e musei, restituendo alla collettività quei luoghi fisici di confronto e crescita, anche morale ed etica, al di fuori degli spazi virtuali che sembrano sostituire ogni forma di relazione e incontro. Nondimeno, una grande parte di risorse sarà dedicata alla digitalizzazione, e quindi alla conservazione e all’archiviazione digitale dell’enorme patrimonio culturale di Città metropolitana, di Roma Capitale e di tutti i 121 Comuni, per far sì che l’attività informatica sia al servizio dello sviluppo intellettuale dell’uomo, e non viceversa. Da questa prospettiva, diamo pieno sostegno a ogni iniziativa dell’AICI, a partire dal mettere a disposizione le nostre sedi e ogni luogo nei nostri Comuni”.
Si è tenuta oggi a Palazzo Valentini l’Assemblea nazionale dell’AICI, Associazione delle istituzioni di cultura italiane, che conta oggi oltre 150 iscritti tra Fondazioni e Istituti culturali italiani, per l’elezione del nuovo Presidente. Il presidente uscente, l’ex ministro Valdo Spini, ha introdotto i lavori. Sono intervenuti Sergio Scamuzzi, Istituto Gramsci Piemontese, Simona Ferrantin, Isacem – Istituto Paolo VI, Daniela Mazzucca, Fondazione Giuseppe Di Vagno, Giuseppe Parlato, Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Francesco Gilioli, Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura.
In apertura, il saluto del Vice Sindaco di Città metropolitana di Roma Capitale Pierluigi Sanna:
“È con onore e piacere che ospitiamo i lavori di questa associazione, realtà centrale per il sostegno agli istituti e ai luoghi culturali che tanto hanno pagato in termini di attività e risorse, oltre ad aver subito lo stop dovuto alla pandemia. Sostenere lo sviluppo armonico del mondo della cultura è fondamentale in un Paese in cui è a rischio la connessione con la parte intelligente e intellettuale della società, specialmente tra i giovani. In particolare investendo sul lavoro, per incrementare il personale nelle funzioni di tutela, ricerca, promozione e sviluppo culturale. Come Città metropolitana, abbiamo dedicato la metà delle risorse destinate ai Comuni per i Piani Urbani Integrati, circa 50 milioni di euro, a investimenti nei luoghi di cultura. In oltre 50 Comuni del territorio metropolitano creeremo e riqualificheremo spazi, a disposizione di cittadini, studenti e ricercatori per biblioteche, archivi e musei, restituendo alla collettività quei luoghi fisici di confronto e crescita, anche morale ed etica, al di fuori degli spazi virtuali che sembrano sostituire ogni forma di relazione e incontro. Nondimeno, una grande parte di risorse sarà dedicata alla digitalizzazione, e quindi alla conservazione e all’archiviazione digitale dell’enorme patrimonio culturale di Città metropolitana, di Roma Capitale e di tutti i 121 Comuni, per far sì che l’attività informatica sia al servizio dello sviluppo intellettuale dell’uomo, e non viceversa. Da questa prospettiva, diamo pieno sostegno a ogni iniziativa dell’AICI, a partire dal mettere a disposizione le nostre sedi e ogni luogo nei nostri Comuni”.