Dal 6 aprile le imprese potranno presentare richieste di garanzia per i “basket bond”, che permettono di reperire liquidità per finanziare programmi di sviluppo in una prospettiva di medio lungo periodo.
Le nuove modalità per la concessione di garanzie su portafogli di obbligazioni presentano diverse novità. La principale riguarda l’inclusione, tra i soggetti che possono richiedere la garanzia, di società veicolo (SPV) che, nell’ambito dei programmi di basket bond, sottoscrivono i titoli emessi dalle imprese finanziandosi a loro volta attraverso un’emissione di titoli sottoscritti da investitori istituzionali. Tra i possibili soggetti richiedenti la garanzia del Fondo figurano, come in precedenza, anche banche, intermediari finanziari, imprese di assicurazione, organismi collettivi del risparmio e confidi.
Con le nuove modalità operative diventano ammissibili, oltre alle piccole e medie imprese, anche le cosiddette Mid Cap, cioè imprese con un numero di dipendenti inferiore a 499 ma diverse dalle PMI.
Cresce inoltre la percentuale della garanzia, che può arrivare fino al 25% (era l’8% nelle vecchie modalità operative) dell’importo complessivo del portafoglio (che deve essere compreso tra 40 e 300 milioni di euro), mentre per i singoli bond è previsto un ammontare compreso tra i 2 e gli 8 milioni di euro (e durata massima di 10 anni), comunque non superiore al 5% dell’importo complessivo del portafoglio.
Le risorse assegnate alla Sezione speciale del Fondo dedicata alla concessione di garanzie regolate dalle nuove modalità operative sono pari a 200 milioni di euro.