La Sanità al primo posto nell’agenda di governo ma anche infrastrutture, mobilità, rifiuti e più attenzione alle province e alle persone fragili
“In questi cinque anni abbiamo un dovere nei confronti di quei cittadini che non sono andati a votare, che hanno smesso di credere nelle istituzioni, soprattutto nei confronti dei nostri giovani”, ha esordito Rocca, “perché recuperare i giovani al valore nobile della politica è uno dei nostri doveri”.
“Credo nel valore delle istituzioni e questo è il luogo dove questa sintesi trova aria pura per potersi realizzare”, ha proseguito il presidente della Regione. “Un luogo dove potersi confrontare liberamente perché le sfide che abbiamo davanti sono troppo importanti, abbiamo il dovere di guardare lontano, di non cercare nell’immediato l’applauso facile. Dobbiamo fornire risposte che si attendono da troppo tempo.”
SANITA’
Il presidente Rocca ha poi delineato le principali linee programmatiche che la Giunta intende portare avanti, per ciascun settore di intervento, a partire dalla Sanità, ritenuta prioritaria e per la quale ha preso lui direttamente la delega. Rocca ha annunciato che i primi provvedimenti riguarderanno l’emergenza dei pronto soccorso – “che vanno potenziati con più personale” – e le liste d’attesa. Su quest’ultimo punto, il presidente della Regione ha detto che si tratta di un “problema legato sicuramente anche alla carenza di personale ma anche più strutturale, di utilizzo delle risorse” per il quale Rocca ha preso “un impegno solenne che assumo in quest’aula davanti ai cittadini. Si aprirà un grande conflitto con la sanità privata rispetto a questo ma noi non vogliamo far danno a nessuno, vogliamo solo intervenire e risolvere il problema”. Il presidente ha poi annunciato di voler intervenire anche sugli squilibri territoriali: “Negli anni si è stratificata una cittadinanza di serie A e una di serie B rispetto ai servizi offerti dai territori. La centralità romana ha penalizzato i cittadini delle province”.
Rocca si è poi soffermato sulla rete ospedaliera, per la quale ha promesso di assumere “la responsabilità di scelte coraggiose”. A tal proposito, il presidente ha annunciato di voler recuperare gli ospedali San Giacomo (non per gli acuti) e Forlanini. “Abbiamo ospedali come il policlinico Umberto I in forte perdita nel bilancio – ha aggiunto – e non è un caso che tutte le aziende sanitarie in perdita siano le aziende ospedaliere. Dobbiamo affrontare la questione tutti insieme, senza lotte particolari per guadagnare consenso. La trasparenza dovrà essere il faro per ricostruire il sistema sanitario”.
Rocca ha definito “critica” la situazione finanziaria, “che risulta invariata rispetto agli esercizi precedenti, come ha sottolineato la Corte dei conti. Parliamo di circa 22 miliardi di debito. Cercherò una interlocuzione con il Governo per trovare una soluzione adeguata perché la centralità di Roma comporta un elevato costo che va riconosciuto. È inutile continuare a rinfacciarci le responsabilità di questo debito, è arrivato il momento di risolvere il problema tutti insieme”, ha detto il presidente, il quale ha annunciato anche che “saranno centrali i temi dell’assistenza domiciliare e della psichiatria, dove abbiamo una delle leggi più avanzate ma occorre metterci le risorse adeguate”.
INFRASTRUTTURE E MOBILITA’
“Accelerare le opere dove già sono state stanziate risorse importanti, come la Orte-Civitavecchia e la Roma-Latina, dare risposte anche alle migliaia di pendolari che vivono il disagio sulla rete ferroviaria” ha detto Rocca riguardo ai temi delle infrastrutture e della mobilità. Il presidente ha promesso massima attenzione alla provincia di Rieti, definita “depressa”, per la quale saranno migliorati i collegamenti, con la realizzazione della ferrovia e l’implementazione della via Salaria. “Realizzeremo infrastrutture tenendo conto delle specificità dei territori, dei tessuti socioeconomici”, ha aggiunto Rocca, soffermandosi su Amatrice: “Ha visto ricostruito il suo ospedale ma rischia di rimanere una cattedrale nel deserto se non ridiamo vitalità a quel territorio”.
RIFIUTI
Sui rifiuti, Rocca ha invitato a spostare l’attenzione dalle guerre per la localizzazione degli impianti alla qualità e alla funzionalità della chiusura del ciclo dei rifiuti. “Collaboreremo con Roma Capitale per arrivare alla quota del 70 per cento di raccolta differenziata, realizzeremo gli impianti previsti e metteremo a regime quelli esistenti”, ha precisato il presidente.
FORMAZIONE E SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
Nel corso del suo intervento, Rocca ha dato molta importanza anche ai temi della formazione e della semplificazione amministrativa. “Razionalizzare il piano formativo, ascoltando anche i bisogni delle organizzazioni datoriali. Per troppi anni la formazione è stata il terreno di scorribande, noi non lo consentiremo più perché la formazione è una leva strategica per lo sviluppo economico, per generare occupazione”, ha detto il presidente. Sulla semplificazione, Rocca ha detto di voler puntare sulla liberalizzazione delle attività e sulla reingegnerizzazione dei processi amministrativi, a cominciare dai contratti pubblici e dalle autorizzazioni. “Introdurre procedure più snelle soprattutto in materia di Sanità e di Urbanistica, mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale”, ha aggiunto.
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il presidente della Regione ha detto che “il tema delle fonti energetiche impone riflessioni regionali per la diversificazione dell’approvvigionamento, potenziando le fonti alternative, come eolico e fotovoltaico. Sarà necessario creare un ufficio di scopo”. Rocca ha annunciato che la Regione farà un piano regolatore energetico, “per individuare siti idonei senza deturpare i nostri paesaggi e favorire la costituzione delle comunità energetiche”.
EDILIZIA POPOLARE E PERIFERIE
Un tema costante nella relazione di Rocca riguarda l’attenzione verso le persone più fragili, “meno garantite, che non hanno voce”. In tal senso, anche con riferimento alle periferie e all’edilizia popolare, il presidente ha parlato di un “nuovo clima di solidarietà sociale, per dare dignità a tutti, a partire dai luoghi in cui si alloggia. Se si vive circondati dal degrado è più facile che vi sia disgregazione sociale”.
CULTURA
Infine, Rocca ha dedicato un passaggio della sua relazione alla Cultura, rivendicando la scelta di aver ripristinato un assessorato dedicato, “che rimetta al centro la capacità di farci sentire comunità, per il nostro sviluppo e il nostro benessere, collegato ai circuiti del turismo connessi alla cultura”, ha detto. A tal proposito, il presidente ha esortato a “fare in modo che l’occasione del Giubileo sia sfruttata da tutti i territori, non solo da Roma. Le nostre province hanno potenziali che altrove sarebbero pilastri dell’economia. Una delle grandi sfide è portare i turisti in tutti i luoghi di interesse storico-culturale della Regione, per ridare dignità e valorizzazione a tutti i territori”, ha concluso Rocca.
Credit: consiglio.regione.lazio.it